sabato 2 ottobre 2010

- Omen: Il Presagio

Genere: Horror

Titolo originale: The Omen

Produzione statunitense – Anno 2006
E’ un remake di un film, dall’omonimo titolo, del 1976 

Regia: John Moore 

Sceneggiatura: Dan McDermott e David Seltzer
Scenografia: Patrick Lumb 

Colonna Sonora: Marco Beltrami e Jerry Goldsmith

Attori: Mia Farrow, Liev Schreiber,Giovanni Lombardo Radice, Julia Stiles, Seamus Davey-Fitzpatrick, David Thewlis

- Introduzione
Omen: Il Presagio, non racconta una storia inedita, già in passato si sono succedute sul grande schermo immagini e situazioni riguardanti un protagonista indiscusso e diabolico, Damien! 
- Il 1976 segnò l'inizio della sua vita filmica, continuata poi nel 1978 con La Maledizione di Damien e seguita ancora da Conflitto Finale nel 1981, dove l'agghiacciante ragazzino è ormai diventato adulto e pericoloso per l'intera umanità
- Dieci anni più tardi i registi Jorge Montesi e Dominique Othenin-Girard, con una mossa azzardata, osarono stravolgere la consueta linearità di quella vicenda filmica, scegliendo per la parte di Damien una bambina.

- Il film del 2006, che è l'ultimo in ordine cronologico, non esplora nuovi orizzonti della vita adulta del protagonista e nemmeno potenziali, fantastiche novità riguardanti una nuova versione cinematografica al femminile, ritorna a quel primo capitolo della storia e lo ricalca fedelmente, sia per quanto riguarda il titolo, che per la vicenda raccontata.

Trama, Recensione, Curiosità e Trailer
- Roma, Vaticano, osservatorio astronomico.
La grande cupola si apre parzialmente, su in alto, alla sommità di quella futuristica costruzione, rivelando un cielo scuro punteggiato di brillanti stelle. Il grande telescopio scruta quell'angolo d'universo, lancia il suo sguardo nell'impenetrabile volta celeste, dove occhio umano non può arrivare.

Padre Predraq Bjelac ha un sussulto, nella stanza il tempo sembra essersi fermato, quel che vede ha il potere di farlo sprofondare nell'angoscia, mentre un'agitazione concitata s'impossessa dei suoi pensieri. Guarda meglio, lassù, tra l'infinità di puntini luminosi che formano costellazioni familiari, c'è qualcosa di diverso, non ci sono dubbi, è un segno! 

- Roma, 6 Giugno, ore 6 di una mattina come tante.

Non per Robert Thorn, per lui è un giorno speciale. Lì in un ospedale di Roma sta per cominciare l'esperienza più bella della sua vita, diventare papà. Sua moglie Kathryn sta facendo nascere il loro desiderato e tanto atteso primogenito. 

Qualche momento dopo, Robert sente tramutare quella felicità in angoscia. Ha appena parlato con Padre Spiletto, gli ha rivelato una verità atroce e inaspettata, il loro bambino è nato morto! Un vortice di pensieri si affollano nella mente del povero neo papà, dolore per la terribile perdita di quell'esserino che già amava, ma anche per le conseguenze che una simile notizia potrebbe avere sulla moglie, già troppo provata da precedenti aborti spontanei. 

Come dirle ora che la vita che ha portato in grembo per nove lunghi mesi, attesa con felicità, si è già spenta? No, meglio accettare la scellerata proposta che il religioso gli ha fatto, perché nel comunicargli la brutta notizia, ha anche accennato all'eventualità di donare quel posto ormai vuoto a un altro bambino solo al mondo, nato mentre la madre moriva. No, si era detto, non l'avrebbe fatto mai. Come osava costui pensare anche lontanamente a una cosa simile?

Invece adesso, non può che rifletterci e capire che non ha scelta. Per amore di sua moglie ha già deciso, cresceranno un altro bambino, Damien, anche se lei non dovrà mai sapere nulla della cosa.
- Dopo questa drammatica mattina, tutto sembra procedere al meglio. 

Gli anni passano, uno, due, tre, quattro, già qualcosa di strano comincia ad affacciarsi nelle giornate dei coniugi Thorn. Damien è un bambino taciturno, introverso, con dei comportamenti davvero insoliti, ma questo è nulla in confronto a quel che accade durante una movimentata festa di compleanno e ad altre cose inenarrabili. Intanto papà Robert ha fatto carriera, è diventato ambasciatore degli Stai Uniti, per questo motivo tutta la famiglia si è trasferita a Londra.

A occuparsi di Damien arriverà una nuova tata, la misteriosa signora Baylock, da subito morbosamente attaccata al bambino, non farà che complicare le cose. Suggestione o verità? A indagare sui fatti ci penserà anche un giovane giornalista, Keith Jennings, insieme a Robert, cercherà di fare luce sugli accadimenti, che sempre più animeranno la scena sprofondando la realtà nell'impossibile.

- L''uscita di questa pellicola è stata anticipata da una campagna pubblicitaria, architettata per metterne in luce la particolarità della prima programmazione in una data potenzialmente da brividi, il 6-6-06!
In aggiunta, notizie di strani accadimenti verificatisi durante le riprese del film, hanno ancor più acceso la curiosità e animato insane paure. Solo una furba trovata, il resto per fortuna, non si è rivelato granché orrorifico.


Difficilmente un remake riesce a competere con l’originale, si rischia spesso di farne una brutta copia.
Il regista John Moore ha fatto l’errore di riproporre il suo film ricalcando nei minimi dettagli la trama del 1976, una storia destinata a un pubblico diverso, meno esigente di quello attuale. 

Il cinema horror contemporaneo invece, propina allo spettatore scene sempre più cruente ed esplicite, che spesso superano anche il limite della tollerabilità. Tuttavia, da un film horror ci si aspetta che almeno tenga in tensione e perchè no, che spaventi pure, riuscendo a stupire, senza necessariamente esplorare lo splatter.

In Omen Il Presagio, la suspense sale poco e in confronto ad altre pellicole come L'Esorcista o The Grudge, sembra proprio da educande.

La prevedibilità della trama complica ancor più le cose, specie per chi ha già visto quel titolo di 34 anni fa. La scenografia risolleva un po’ le sorti del film, si avvale di ambientazioni cupe e inquietanti. In aggiunta, la colonna sonora di Marco Beltrami scandisce al meglio le varie situazioni.

La presenza di un’attrice del calibro di Mia Farrow dà indubbiamente valore all'insieme, grazie alla sua bravura il personaggio che interpreta assume il giusto contorno d'ambiguità e mistero.

In definitiva, un film non eccezionale, dai contenuti tiepidi, che può andar bene anche a chi di solito evita gli horror perché facilmente impressionabile. L'argomento trattato non è adatto ai più piccoli, la visione è vietata ai minori di 14 anni.

Curiosità... da brividi?
Pare che la realizzazione di questo film sia stata costellata da strani accadimenti, forse in una situazione diversa non avrebbero destato alcuna curiosità ma visto il genere della trama, non si può non rimanere un po' sorpresi e perplessi, non necessariamente però, facendosi prendere da paure e superstizione.

Durante le riprese, a Liev Schreiber, l'attore che interpreta il ruolo del padre del piccolo Damien, è capitato di rompersi una costola. Mia Farrow invece si è inavvertitamente ferita al viso.
Come se non bastasse, nientedimeno che il giorno 6 ottobre, un'intossicazione alimentare non ben definita, ha colpito gran parte del cast. 

Già il tutto comincia a essere un po' inquietante, anche se può ancora rientrare nella normalità. In aggiunta, alcune foto di scena del personaggio Padre Brennan sono inspiegabilmente venute con una strana sfocatura che ha sorpreso non poco il fotografo che le ha sviluppate e poi c’è il numero 6, che ricorre ancora in modo decisamente anomalo in questo fatto che segue e somma ancora un brivido al resto. 

Stranamente il numero 666 è stato registrato da uno strumento di scena che serve per misurare degli effetti visivi durante la messa in opera di un film, non era mai successo prima! E' un po’ troppo. Incredibile, ma vero?

 Razionalmente si potrebbe pensare solo a una serie di sfortunate coincidenze, ma queste sono troppe per non rifletterci un po' su, per cui passi per i primi due fatti accidentali in cui sono incappati i poveri attori Schreiber e Farrow, per quanto riguarda il resto, senza scomodare influssi malefici, potrebbe anche trattarsi di una ben architettata e scaltra trovata pubblicitaria per contornare ancor più il film di un alone macabro e misterioso.


Guarda il Trailer 

 

 





5 commenti:

  1. Gli horror non mi piacciono...
    Piacere di conoscerti.
    A risentirci!

    RispondiElimina
  2. Ciao Stella, ognuno ha i suoi gusti, sul mio blog puoi trovare vari generi. Buona domenica, a presto.

    RispondiElimina
  3. Battage pubblicitario sicuramente superiore alla sostanza del film, che tuttavia non è malaccio ;)
    buon weekend e a presto,
    Marco Michele
    CN

    RispondiElimina
  4. hey abbiamo commentato contemporaneamente :P
    ancora ciau ;)
    MM

    RispondiElimina
  5. Ho visto molti film horror e thriller,sinceramente questo no,dunque non potrei giudicare.Serena domenica a presto

    RispondiElimina

Grazie di essere entrati nel mio blog, siete sempre i benvenuti.