martedì 5 ottobre 2010

- Tredici a Tavola

Genere: Commedia

Produzione italiana - Anno 2004

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Enrico Oldoini

Scenografia: Marisa Rizzato 

Costumi: Maria Luisa Montalto

Fotografia: Sandro Grossi 

Montaggio: Raimondo Crociani

Attori: Giancarlo Giannini, Nicolas Vaporidis, Maria Amelia Monti, Angela Finocchiaro, Kasia Smutniak, Alessandro Benvenuti, Luca Angeletti, Manuela Borlotti, Silvia De Santis, Paolo Bonacelli, Gianna Giachetti, Niccolò Enriquez, Enrico Pappalardo

- Trama, Recensione e Video
La storia è un piccolo capolavoro, è ambientata in Toscana, nel 1964.
Lo spettatore può assaporare la magia di quei preziosi anni sessanta attraverso i ricordi di Giulio.
Ormai uomo maturo, si ritrova a ripercorrere con la mente le strade della giovinezza, a ricalcare orme indelebili di giorni passati, attimi preziosi che credeva d'aver ormai accantonato nel profondo dei propri pensieri.

Nel presente, lo aspettano fratelli e cugini e la spiacevole incombenza del dover definire gli ultimi accordi per la vendita di una vecchia villa ormai in disuso, la casa in cui hanno trascorso tanti anni dell'adolescenza.

Giulio non aveva previsto l'eventualità d'essere travolto da tante emozioni, il ritrovarsi intensamente immerso in quella lontana eppur vicina realtà, invece, tanti flashback si affollano nella sua mente, sorrisi, voci, volti e...  il passato prende forma. 

Estate del 1964, a movimentare la statica atmosfera di campagna contribuisce l'arrivo della giovane e bella Anna. Il primo a incontrarla è proprio il diciassettenne Giulio, che rimane letteralmente conquistato dalla sua spontaneità e avvenenza.

Lo stesso accade più tardi ai suoi parenti. In special modo i più giovani, si mostrano subito attratti dall'indole fascinosa di questa ragazza di città. La solare Anna porta una ventata di freschezza e modernità all'interno della comunità famigliare, accendendo simpatie e desideri. 

Nella grande casa, le giornate trascorrono animate da accadimenti che nulla hanno di straordinario, ma sono ugualmente ricchi di magia e spensieratezza. Non ci si può annoiare in una famiglia di dodici persone (Anna è la tredicesima), dove mamme, papà, zie, cugini, cugine e pure un nonno, convivono insieme sotto lo stesso tetto! A volte, può crearsi un po' di confusione, ma lo spazio è tanto e basta per tutti.

Sullo sfondo, una natura ancora incontaminata, ogni attimo ha un sapore irripetibile, piccole gioie, piccoli drammi, innocenti o più colpevoli evasioni, divertenti equivoci, incoscienti scommesse, fughe e nuovi amori, tutti immersi in un'atmosfera vagamente retrò ma tanto affascinante!

Sapore di spensierata gioventù, attimi indimenticabili, preziosi ricordi, attraverso la voce di Giulio è facile varcare le porte di quel magico passato e anche il presente assume una luce diversa.

- Un cast d'eccezione per questo film, annovera nomi di grande rilievo che lasciano un'impronta significativa con la loro presenza,  in aggiunta, incantevoli scenografie e  toccanti atmosfere, rendono l'insieme ancor più speciale.

Una pellicola godibilissima, trama semplice e coinvolgente, ambientazioni molto gradevoli. Troviamo una strepitosa Maria Amelia Monti e un'intensa Angela Finocchiaro, entrambe in grande forma recitativa. Grazie all'innata bravura e simpatia che le contraddistingue, sono riuscite a dare ai loro personaggi, un tocco di sotterranea comicità in grado di sdrammatizzare anche i momenti più tristi. 

La bravura di Giancarlo Giannini non si discute, è un grande e la sua presenza è già garanzia di qualità. In questo caso, ha condiviso la parte da protagonista con Nicolas Vaporidis, che a sua volta, se l'è cavata molto bene nell'interpretare Giulio diciassettenne, timido e innamorato. Come non citare poi Luca Angeletti, Alessandro Benvenuti e soprattutto Kasia Smutniak, quest'ultima ha dato ad Anna un tocco di dolcezza, eleganza e spensieratezza.

Sono quasi sempre i film stranieri a far parlare di sé e quando si trova una pellicola nazionale come questa non si può che rimanerne ammirati. Il regista Enrico Oldoini ha fatto un buon lavoro, ci ha presentato con apparente noncuranza e la giusta leggerezza, un pezzo d'Italia dei grandiosi anni sessanta, disegnandone un quadro ricco di sfaccettature, sentimenti, tradizioni, profumi, colori, analizzando al contempo aspetti più profondi. 

Risulta evidente la forza e l'importanza della famiglia, nel passato come nel presente, sia essa composta da tanti o pochi elementi. I ricordi poi, sono un bagaglio importante, fanno parte della nostra vita e se la giovinezza è un bene prezioso, la maturità lo è altrettanto. Ogni attimo del nostro tempo è unico, irripetibile e meraviglioso. E' questo il messaggio che il film vuole dare e non è cosa da poco!

- Guarda il trailer

3 commenti:

  1. Cercherò di vedere il film, perché sono sempre incantato dalle storie "minori" del cinema italiano: quelle che ci aiutano, magari solo parzialmente, a capire chi siano e da dove veniamo.

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  2. Certo Adriano, questo film merita davvero una visione, buon pomeriggio.

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