sabato 20 novembre 2010

- L'Ultima Casa a Sinistra

Genere Horror, Thriller

Titolo originale The Last House On The Left

Produzione statunitense: Wes Craven, Sean S. Cunningham e Marianne Maddalena, Anno 2009

Regia Dennis Iliadis

Soggetto Wes Craven
Sceneggiatura Adam Alleca e Carl Ellsworth

Fotografia Sharone Meir

Musiche John Murphy

Attori e personaggi: Sara Paxton (Mari Collingwood), Tony Goldwyn (John  padre di Mari), Monica Potter (Emma madre di Mari), Spencer Treat Clark (Justin), Martha MacIsaac, Garret Dillahunt, Riki Lindhome, Aaron Paul

- Introduzione
De L'Ultima Casa a Sinistra è stata fatta una prima edizione nel 1972.
In quel caso la regia era curata da un esordiente Wes Craven. In ben trentotto anni, di acqua ne è passata sotto i ponti della carriera artistica di questo cineasta americano, film di successo non sono mancati, basta ricordare i vari Scream o l'inquietante Le Colline Hanno gli occhi, eppure, il bravo Craven, benché dotato di un bagaglio d'esperienza non indifferente, per il remake di quel suo precedente titolo, ha preferito cedere la regia a un giovane semisconosciuto Dennis Iliadis. 

Probabilmente con l'intenzione di ridare una ventata di freschezza e modernità a quella sceneggiatura del passato, mantenendo al contempo intatta la struttura del suo soggetto primario.
Dalle nostre parti questa pellicola è arrivata direttamente in Dvd. Motivo di ciò, pare sia stata un'iniziale diatriba sul fatto che la censura volesse distribuirla nelle sale italiane come vietato ai minori di 18 anni.
Quest'ultima cosa fa già intuire il contenuto non proprio all'acqua di rose della vicenda, che per situazioni e argomenti non è di sicuro adatta a un pubblico troppo in erba.

- Trama, Recensione e Trailer
I coniugi Collingwood e la figlia Mari, sono arrivati da poco nella loro residenza di vacanza, una bella casa sul lago immersa nella tranquillità di una natura rigogliosa. Intorno solo alti alberi, chilometri di boschi li separano dalla civiltà.

La loro è l'ultima casa a sinistra, dopo quell'angusto cartello posto più addietro al limitare della strada, Lake ends in the road, poche semplici parole stampigliate su fondo bianco e poi solo il lago, silenzio, nessuna presenza umana nel raggio di molte miglia. E' proprio quello di cui hanno bisogno per staccare un po' dal caos cittadino della loro solita vita.

Forse più tardi rimpiangeranno di non avere qualche dirimpettaio a cui chiedere aiuto, perché purtroppo, non sempre un posto fuori dal mondo è sinonimo di relax e tranquillità, qualcosa di angosciante sta già per distorcere la sospirata quotidianità di un periodo vacanziero da felici eremiti.

La giovane Mari mal sopporta la scelta dei genitori, lei ha bisogno di contatti umani, di paesaggi metropolitani, da nuotatrice provetta è molto contenta della presenza del lago ma non riuscirebbe mai a stare rinchiusa per tutto il tempo in questa quieta residenza agreste. Decide subito di andare a fare una piccola incursione nel paese più vicino.

La vicinanza è relativa e di strada ne deve fare parecchia, ma è riuscita a convincere il padre a farsi prestare l'auto e cercherà di tornare prima che faccia buio. Cattiva idea, lo capirà a sue spese poco dopo.
Incontrare l'amica Paige è stata una cosa molto piacevole, almeno inizialmente, lei sa sempre contagiarla con il suo carattere solare e un po' irresponsabile.

Di certo entrambe non avevano previsto d'imbattersi, nel timido e quieto Justin e purtroppo, l'incoscienza della svampita Paige in quest'occasione ha dato il meglio di sé, ma si può attaccar bottone con uno sconosciuto e seguirlo addirittura nella stanza del suo residence per un po' d'erba da fumare?

Se l'era chiesta la più assennata Mari, ma ormai si era lasciata coinvolgere, l'aveva seguita e adesso sono nei guai fino al collo. Non certo per colpa di quell'improvvisato compagno di sballo dall'aria indifesa, in fondo è anche lui una vittima, inconsapevole e fragile, in balia di un padre e di uno zio altrettanto violento e mentalmente disturbato.

Notte da incubo, notte da dimenticare. Quel che accade è un turbine di pazzia, violenza, sopraffazione e cattiveria pura. Tra i boschi immersi nel silenzio non ci sarà via di fuga, nessun'altro sarà testimone di simili fatti impietosi, ansimi animaleschi, corpi violati e grida, potranno solo perdersi nei loro occhi e nell'oscurità.

Quel che sembra ormai la fine, non è che l'inizio di un nuovo incubo, perché se il caso ci mette lo zampino, aiutato dal tempo inclemente e da una tempesta di neve, può anche portare i cattivi a rifugiarsi nel posto meno indicato. La casa dei Collingwood diventa così teatro d'inaspettate verità. Anche l'acqua del lago può essere l'ultima spiaggia per aggrapparsi alla vita e il ruolo di vittima e carnefice si può sempre ribaltare.

Sono ancora tante le ore, i minuti da passare, in questa notte densa di paura e violenza. La neve cade copiosa, la tormenta incalza, ma i brividi non sono solo di freddo.

- Un remake è sempre bersaglio di pesanti critiche, pignoli confronti con l'originale, io mi limiterò a non farlo, anche perché non avendo visto quella precedente pellicola, ho avuto la fortuna di poter apprezzare al meglio suspense e sviluppi narrativi di una trama per me praticamente inedita.

La storia raccontata ha il lato vincente dell'essere ambientata in una consueta normalità, nella quotidianità di una famiglia come tante altre, che qui si ritrova catapultata in una vicenda inaspettata e brutale in grado di far accapponare la pelle anche ai più coraggiosi. 

La cosa risulta altamente inquietante, i cattivi poi, non sono fantomatiche entità o oscuri mostri, ma persone dall'aspetto anche normale e rassicurante, che celano una mente psicopatica e disturbata, che li spinge a relazionarsi principalmente attraverso la violenza, senza alcun rispetto per l'essere umano.

Incappare in uno di questi pericolosi elementi è l'ultima cosa che ognuno di noi desidera, vengono i brividi solo a pensarci. Ecco, quel che Wes Craven e Dennis Iliadis hanno fatto, è dare vita a queste paure, rappresentandole in tutte le sfumature più angoscianti, portando lo spettatore a esplorare prima la spensierata atmosfera familiare dei momenti iniziali, contrapposta all'ansia crescente delle situazioni successive, in un vortice di tensione crescente, fino all'epilogo finale che lascia addirittura interdetti.

Su questa pellicola ci sono pareri discordanti, alcuni l'hanno trovata insulsa, altri ne hanno elogiato fattura e aspetti coinvolgenti. Io mi schiero nel secondo gruppo, poiché l'ho guardata con crescente interesse, non certo per i discutibili aspetti di quella violenza gratuita perpetrata dai turpi protagonisti, ma per la tensione con cui l'insieme filmico è riuscito a incollarmi alla sedia, per quel saper ribaltare le situazioni lasciando sempre un pizzico di mistero e un alone di paura sulle potenzialità d'improvvisi e terrorizzanti sviluppi.

Fotografia e scenografia sono davvero ok. Ho apprezzato particolarmente le riprese in prospettiva, quando la telecamera avanza lentamente sulle scene, lo scorcio di un fitto sottobosco, l'acqua profonda del lago, una veduta della casa isolata, e altri particolari, assumono maggiore impatto visivo, comunicando crescente apprensione su potenziali pericoli. La colonna sonora ha il potere di potenziare questi aspetti, rendendoli ancor più d'effetto.

Abbastanza buona la recitazione degli attori, qui impegnati al meglio a dare un'impronta retta o malvagia dei vari personaggi. Pur mantenendo un'impronta cruda ed esplicita, il film mette in luce alcuni valori positivi, tipo quelli della famiglia e degli indissolubili legami che in essa si creano. Allo stesso tempo, mette sul piatto il rovescio della medaglia, il lato malato e per fortuna raro, che a volte vi può albergare. 

A tal proposito, fa male percepire attraverso lo sguardo spento e rassegnato dell'adolescente Justin, tutto lo sgomento, la rabbia, il dolore e la muta disperazione di un figlio che si rende conto con orrore di quanto sia ingiusta e sbagliata la psicologia dissennata e violenta dei suoi congiunti, in fondo è anche lui una vittima, del poco amore, della mente psicolabile di suo padre.

Una famiglia normale contrapposta a un'altra discutibile, il lato sconvolgente del film è che riesce poi a mostrarcele entrambe nel lato più bruto, in nome della pazzia o in nome dell'amore.
Visione consigliata solo a chi ama il genere horror, thriller. Ci tengo a precisare che ci sono alcune scene davvero forti, che potrebbero disturbare i più impressionabili.

- Durata del film: 110 minuti

- Guarda il Trailer del film 



9 commenti:

  1. Grazie mille per il commento :) Bella recensione come sempre. Buona Domenica ^_^

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  2. Sempre ben fatte le tue recensioni e ben dettagliate le trame.
    Passa una buona domenica (qui piovosa anzi piovosissima)

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  3. Scusa Tizyana stavo facendo il commento e stavo postandolo ed è sparito comunque se questo è il secondo e sarà pubblicato, niente di grave.
    Come sempre le tue presentazioni sono belle e chiare, i thriller mi sono sempre piaciuti se anche in certi momenti chiudo gli occhi per evitare certe scene ma in fondo mi piacciono lo stesso. Buona domenica cara amica,
    Tomaso

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  4. Ciao Tiziana! Grazie per essere passata da...Bozzolo!:)))
    Bello il tuo blog,adoro il cinema ,mi piace leggere recensioni prima di andare a vedere un film che esce!!
    Ho postato qui sotto per salutarti poi guardo il resto con calma!
    Un bacione!

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  5. Mi ha interessato molto la tua recensione. Sarà una delle mie prossime visioni ;)
    Buona domenica.

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  6. ciao tyziana, l'ho visto il film....e come dici tu e' consigliato a chi non ha paura!!
    ottima recensione!! ciao e buona domenica :)

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  7. Eh, sì, hai proprio il dono della recensione ben fatta! Ma devi anche amare tanto tanto il cinema!

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  8. Grazie, la vostra presenza e i vostri commenti mi sono sempre molto graditi. Mi fa piacere riuscire a trasmettere il mio amore per il cinema.

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  9. ciao, l'ho visto questo film e devo dire che non mi è piaciuto quasi per niente....cmq fai delle belle recensioni!!;)

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