lunedì 4 aprile 2011

- The Strangers


Genere: Thriller, Horror

Produzione statunitense - Anno 2008 
Regia e Sceneggiatura: Bryan Bertino   

Scenografia: John D. Kretschmer   

Fotografia: Peter Sova
Musiche: Tomandandy

Attori: Scott Speedman (James Hoyt), Liv Tyler (Kristen McKay), Kip Weeks, Gemma Ward, Glenn Howerton, Laura Margolis

 

 - Trama, Recensione e Trailer
Una casa isolata, al limitare del bosco.
Il posto perfetto per passare una romantica notte d'amore.
Questo pensava James, aveva preparato tutto nei minimi dettagli. Petali di rose rosse disseminati ovunque, sul tappeto, sui mobili, sul letto, per dare un tocco sensuale a ogni angolo, a ogni gesto, a ogni sguardo.

Lo scenario giusto per lui e Kristen, insieme, innamorati, felici più che mai.
Quanto si era sbagliato! Lo capisce adesso, prova un senso di fastidio, di disagio, per quei particolari che mettono ancora più a nudo i suoi sentimenti feriti, vorrebbe spazzare via tutto, petali, bicchieri, champagne e soprattutto quello stupido regalo!
Un anello, che idea infelice!

La tensione tra loro si taglia con il coltello, la notte è ancora giovane ma ormai tutto sembra essere compromesso. Kristen e James erano stati a una festa e quest'ultimo aveva pensato che sarebbe stato carino concludere la serata nella casa di vacanza dei suoi genitori, specie dopo averle chiesto di sposarlo.

Invece lei a questa sua ultima esternazione, non aveva avuto la reazione che si aspettava.
Titubanze? Dubbi? Quasi sciabolate per il suo amor proprio e per i suoi sentimenti.
Un po' di musica, un bagno caldo, l'atmosfera intima e raccolta, sembrano smussare un po' gli angoli taglienti di quelle incomprensioni.

Un abbraccio, un bacio, forse non tutto è perduto.
Un colpo alla porta spezza il momento magico. Chi può essere a quest'ora, in questo posto isolato, lontano dal centro abitato?

- "C'è Tamara?" - La domanda suona assurda e inopportuna, come la ragazza bionda ferma sul portico.

Poco dopo, purtroppo, non basterà richiudere la porta sulla notte, per fugare dubbi, domande, brivido e mistero. Qualcosa di assurdo e terribile si è ormai avviato, se un gioco, una vendetta o uno scherzo del destino, non è dato saperlo. 

Domande, domande senza risposta riempiranno quell'inaspettata realtà, insieme a strani rumori, colpi improvvisi, ombre più o meno celate, presenze fugaci e agghiaccianti, inespressivi tratti somatici di celluloide.

Fuori solo il giardino inondato dall'oscurità e da un pericolo sconosciuto e incombente, il cigolio di un'altalena, una breve radura delimitata dalle sagome buie degli alti alberi del bosco.

Petali rossi, musica, doveva andare diversamente.
Le note che aleggiano nell'aria, sono invece più sinistre, la colonna sonora di momenti densi di paura. Il mattino è ancora lontano, porterà la salvezza di un raggio di sole o l'angoscia di tanti perché. Quel che conta ora è l'attimo, correre, nascondersi, difendersi.

- Regia e sceneggiatura sono opera di Bryan Bertino, giovane cineasta americano, che  segna il suo debutto cinematografico proprio con questo film.
L'esordiente Bertino, dà prova di grande talento, riuscendo a dimostrare come sia possibile creare tensione senza tanti fronzoli splatter, affidandosi solo alle giuste inquietanti atmosfere, lasciando la trama alla sua essenzialità, ma disseminandola di domande, di perché spesso senza risposta.

Ha scelto la strada più difficile, sapendo anche che portando in scena le proprie paure, intessendo ogni fotogramma di brividi e ricordi del suo passato, sarebbe riuscito a dare quel tocco in più per arrivare alle corde dello spettatore.
Su questa cosa a dir la verità, ha giocato un po' troppo, facendo scorrere nei titoli di testa, una frase di sicuro effetto: ispirato a una storia veramente accaduta.

Poche parole che hanno il peso di un macigno, aprono quei primi minuti del film con una consapevolezza diversa. Perché una cosa è una "favoletta thriller" inventata per l'occasione, ben diverso se quel che si appresta a scorrere sullo schermo è più o meno la rappresentazione di momenti di vita reale. Sì, quella frase è proprio il colpo di genio per far percepire con maggiore intensità e coinvolgimento ogni situazione filmica successiva.

Ci è riuscito alla grande e in fondo, che importa se col senno di poi, ci si accorge che "la storia veramente accaduta" che ha ispirato il regista, in realtà non ha nulla a che vedere con la sfortunata coppia dello schermo, ma si riferisce a un qualcosa che ha vissuto da bambino e che lo ha colpito a tal punto da averne ancora un ricordo indelebile!
Niente di terribile a dir la verità, un giorno in cui lui e la sorella erano da soli in casa, si erano ritrovati faccia a faccia con due estranei. Avevano semplicemente suonato il campanello.

La sorella, purtroppo, aveva fatto l'errore di aprire la porta, o forse era stata proprio questa dissennata azione ad evitare che accadesse il peggio?
Per fortuna erano andati via subito, ma la consapevolezza di aver corso un grande pericolo l'avevano avuta il giorno dopo, quando si era sparsa la voce che molte villette della zona erano state visitate dai ladri, da persone che prima si accertavano che fossero disabitate e poi entravano a far razzia di tutto quel che trovavano.

Ecco allora la casa isolata, il campanello che suona, una persona sconosciuta alla porta e un senso opprimente di mistero e paura! Nel film i bambini non c'entrano niente, ma qualcosa d'infantile il prode Bertino ce lo ha sistemato, un chiaro riferimento a visi di bambola e a una specie di gioco spietato e irresponsabile che nulla ha a che vedere con la fanciullezza, una cosa da brivido!

Pare poi, che oltre a questi suoi ricordi d'infanzia, il regista abbia preso qualche ispirazione dal libro Helter Skelter, scritto da Vincent Bugliosi e Curt Gentry e che documenta le inquietanti gesta della famiglia Manson. Già solo questo fa venire la pelle d'oca!
Il tutto inserito in un contesto iniziale di estrema normalità.

Quel che inquieta ancor più è proprio il fatto che ci si trova di fronte ad avvenimenti e situazioni in cui non è difficile identificarsi.
Nella primissima parte, il regista sceneggiatore, si sofferma sul lato psicologico dei due protagonisti, sulla tensione che serpeggia tra loro, creando già nell'aria un'atmosfera opprimente, cupa e angosciante.

A nulla può il rosso brillante dei tanti petali di rose sparsi amorevolmente per la casa, anzi, più che portare brio e calore, accentuano il gelo di una serata conclusa nel modo sbagliato e anticipano il colore di una notte portatrice di accadimenti inquietanti.
E' così che Bertino apre allo spettatore la sua porta sulla trama, facendolo entrare in una normalità violata da un mistero che si fa via, via sempre più fitto, fino a sconfinare in un terrore risvegliato da immagini sapientemente miscelate, inquadrature a effetto e musiche appropriate.

Tutto orchestrato con semplice e sapiente maestria, tanto da far diventare una storia in fin dei conti banale, un concentrato di adrenalinica suspense.
Grande merito alla scenografia, alle inquadrature curate nei particolari, con la telecamera che vaga sugli esterni inondati dalla notte, scrutando in lontananza, dove ci si aspetta da un momento all'altro di vedere comparire qualche estraneo, oppure si aggira tra le stanze della grande casa, si sofferma su petali di rose rosse, su un corridoio deserto, sui vetri di una finestra oltre la quale il giardino e l'oscurità possono rivelare all'improvviso il chiarore di qualcosa di sinistro.

Tutto questo sarebbe nulla senza la colonna sonora. Molto azzeccate le musiche e soprattutto i rumori di sottofondo, colpi improvvisi e ad effetto, che hanno il potere di far balzare dalla sedia. Il sonoro è una delle cose più riuscite di questa pellicola.
Uno sguardo agli interpreti. Nella parte di Kristen McKay, troviamo Liv Tyler, conosciuta tra le altre cose, per aver interpretato la bella Arwen in ben tre film del Signore Degli Anelli.

In The Strangers si trova a vivere un'avventura decisamente più terrena e spietata, che mette a dura prova la sua bravura di attrice e il sangue freddo del suo personaggio.
L'inglese Scott Speedman, abituato a ruoli sia adrenalinici che drammatici, si trova a suo agio in questa vicenda ad alta tensione, interpreta James dandogli la giusta intensità e determinazione, ma anche quel senso di disperato attaccamento ai sentimenti e alla vita, che fa ancor più risaltare la inopportuna, gratuita, spietata e imperdonabile violenza degli altri oscuri protagonisti.

Tra gli altri attori troviamo Kip Weeks, Gemma Ward, Laura Margolis e Glenn Howerton.
Il film per certi versi ricorda un po' Funny Games e Them, in particolare come il secondo ha pochi dialoghi e personaggi, tutto si basa sulla tensione che si riesce a creare, senza dare spazio a scene troppo esplicite e sanguinolente.

Chi ha amato il genere di questi due film troverà coinvolgente anche The Strangers.
Consiglio la visione, in special modo agli appassionati di thriller.

- Guarda il Trailer

7 commenti:

  1. decisamente teso, soprattutto per gli inquietanti strangers mascherati. alla fine però -da solito incontentabile- mi aspettavo qualcosina di più

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  2. Tra questo è Funny Games, preferisco il secondo. Questo l'ho trovato molto realistico, da vedere sicuramente

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  3. Ciao Tiziana grazie bel thriller, penso di amare questo genere anche se mi tiene sulle spine fino all'ultimo, ma il fascino e'anche questo, baci rosa buon inizio settimana a presto.)

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  4. Direi che si può guardare. Mentre sei tu che diventi sempre più affascinante con la tua scrittura.

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  5. Sai Tizyana, i thriller mi oiacciono molto, ma questo lo guarderei fosse solo per la tua descrizione accurata e vivida. Miaaooùùùùù

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  6. ciao Tizy
    questo film mi è piaciuto tantissimo e mi ha lasciato qualcosa a differenza di molti altri... essendo ispirato ad una storia vera tende a farti immergere di più nella pellicola... tutti abbiamo paura di chi non conosciamo... la paura di incontrare dei folli come quelli del film è qualcosa di probabile....
    questo film mi è piaciuto tantissimo anche per il senso di non risolto che lascia nel finale
    buon proseguimento ^__________^

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  7. Mamma mia questi film mi mettono un'ansia e passo la maggior parte del tempo a coprirmi gli occhi ;)
    Un saluto

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