Produzione Statunitense - Anno 1994
Titolo originale: Little Women
Regia: Gillian Armstrong
Sceneggiatura: Robin Swicord
Fotografia: Geoffrey Simpson
Soggetto: tratto dal libro di Louise May Alcott
Attori e
personaggi: Winona Ryder (Jo March), Susan Sarandon (Marmee March), Samantha
Mathis (Amy March), Kirsten Dunst (Amy March da piccola), Gabriel Byrnem
(Friedrich Bhaer), Christian Bale (Laurie Lawrence), Claire Danes (Beth March),
Trini Alvarado (Meg March), Eric Stoltz (John Brooke), Mary Wickes (zia March),
John Neville (Mr. Lawrence), Matthew Walker (Mr. March)
- Anteprima
La storia di Piccole Donne ha sempre affascinato grandi e
piccini, a cominciare da quel lontano 1868, anno in cui Louise May Alcott
scrisse il famoso libro dall’omonimo titolo.
Da allora, anche il cinema ha subito il fascino dei suoi semplici
e coinvolgenti intrecci.
La prima trasposizione cinematografica di spessore risale al 1933,
ad opera del cineasta statunitense George Cukor. In questo caso tra gli
interpreti troviamo la grande Katharine Hepburn (nel ruolo di Jo).
Nel 1949 spetta al regista Marvin Le Roy riportare gli
intrecci del romanzo sul grande schermo: nel cast figurano Elizabeth Taylor,
June Allison, Rossano Brazzi e Janet Leigh.
Anche la Tv ha fatto la sua parte. Nel 1955 Anton Giulio
Majano confeziona per le reti nazionali uno sceneggiato televisivo di tutto
rispetto. In tal caso Piccole Donne è interpretato da attori nostrani, come Lea
Padovani (nel ruolo di Jo), Maresa Gallo, Emma Danieli e Vera Silenti.
Nel 1989 il regista Gianfranco Albano riporta sul piccolo
schermo un remake di questa pellicola di Anton Giulio Majano, cambiando il
titolo in Quattro Piccole Donne. In tal
caso, il soggetto è sapientemente reinterpretato dalla scrittrice Lidia Ravera,
che per l’occasione, colloca la vicenda negli anni ottanta.
Infine, è toccato al cinema, nel 1994, ricalcare le coinvolgenti
vicende narrate dalla Alcott. Il merito va alla regista australiana Gillian
Armstrong e chi meglio di una donna poteva rappresentare e riproporre un
universo al femminile, fatto di romanticismo, determinazione, bellezza, sogni e
drammaticità?
Non poteva che venirne fuori una pellicola piacevole, elegante e
coinvolgente. Per il cast, quasi interamente al femminile, la Armstrong ha
scelto attrici d'eccezione, tra cui Winona Ryder, Susan Sarandon e Samantha
Mathis.
- Trama, Recensione e Video
- Concord – Massachusetts. Durante la guerra di secessione
americana.
La signora Marmee, dopo la partenza del marito richiamato alle armi,
si occupa coraggiosamente delle incombenze domestiche e dell’educazione della sua
nidiata di figlie femmine.
In ristrettezze economiche non è facile portare
avanti una casa, lo sa bene questa volitiva e coraggiosa donna, ma quando c'è
amore, allegria e fantasia, tutto diventa più sopportabile; con quattro figlie
poi, non c'è proprio di che annoiarsi, ogni giornata è un'esperienza speciale!
Le sue ragazze si chiamano Jo, Meg, Beth e Amy. Meg è la più
grande, Amy la più piccola, Beth invece è la più delicata, spesso cagionevole
di salute.
Jo (Winona Ryder) è la più estrosa e determinata; ha un
sogno nel cassetto, diventare una grande scrittrice, nel frattempo si cimenta
realizzando componimenti più o meno elaborati. Il suo carattere si discosta parecchio
da quello dei soliti canoni femminili dell'epoca.
E’ poco remissiva, non ama comportarsi
troppo "da femminuccia", non a caso per giochi e scorribande si trova
più in sintonia con il giovane vicino e amico Laurie Lawrence (Christian Bale).
Quest’ultimo, tuttavia, oltre a essere molto affezionato a tutta la famiglia, è
segretamente innamorato di Jo, cosa che purtroppo, gli creerà non pochi
problemi di cuore.
Le giornate trascorrono allegramente tra piccole incombenze
e briosi momenti. Crescere in questa casa ha il sapore della primavera, anche quando
fuori l'inverno ammanta di bianco ogni cosa, creando scenografie fredde ma
incantevoli. Gli eventi della vita spingono ben presto i protagonisti in
diverse direzioni... ognuno con il suo bagaglio di gioie e dolori…
- Questo film mi è piaciuto molto. Oltre alla storia
raccontata, che tra l'altro è molto fedele alla trama cartacea della Alcott, ho
trovato davvero stupenda la scenografia. Sotto quest'aspetto gli addetti ai
lavori non si sono risparmiati, hanno curato molto la presentazione degli
esterni, dando risalto al paesaggio, regalandoci scenari immersi nel verde di
una natura rigogliosa o ammantata dal bianco brillante della neve. Non sono da meno i suggestivi interni e i costumi davvero
ben realizzati.
Vista la vicenda originale, non poteva che essere una
pellicola principalmente al femminile, nel cast spiccano due attrici di alto
livello, Susan Sarandon e Winona Ryder. Normale che si puntasse su di loro per
dare risalto a questa ennesima trasposizione cinematografica. La prima incarna
al meglio la bontà e la determinazione di una madre e si districa molto bene
tra lo stuolo di attrici molto giovani che il copione le ha affiancato.
Tra
queste troviamo Winona Ryder, da molti critici ritenuta poco adatta al ruolo, perché
fin troppo bella per incarnare la mitica Jo poco femminile e più maschiaccio del
libro. Per quanto mi riguarda, l'ho trovata perfetta, a dir poco
meravigliosa in questa parte. Con la spontaneità, grazia, simpatia e forza del
suo personaggio, oscura di molto le altre protagoniste. E' su di lei in fin dei
conti che è incentrata tutta la storia e senza ombra di dubbio ne esce fuori
alla grande!
E’ d’obbligo citare i due attori maschili, Christian Bale e
Gabriel Byrne, entrambi bravi, anche se un po' oscurati da cotante spumeggianti
donne.
Mi permette un viaggio a ritroso nel tempo, e tornare per un istante ragazzo appassionato di libri e film consoni alla sua età.
RispondiElimina:-)
EliminaWinona Ryder è una di quelle che ti permette di vedere l'ennesima versione di Piccole donne, anche se non è esattamente tra le mie priorità, anche se non è il mio genere. Per fortuna esiste. Vediamo se ti ricordi di Gegio, vediamo se mi dici come mai c'hai messo un anno per rimetterti a scrivere... Ben ritrovata!!!
RispondiEliminaCiao Gegio, certo che mi ricordo di te! Sono colpevole è vero, ho lasciato per un po' di tempo questo blog, ma ho scritto altrove, per un paio di content marketplace (articoli a pagamento) e qualche volta anche per il mio blog drittesullarete. Scrivere di cinema mi appassiona ma ogni tanto mi piace cambiare :-)
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