mercoledì 26 gennaio 2011

- Vento di Primavera

Genere Drammatico, Storico
Titolo originale La Rafle
Nazionalità tedesca, francese, ungherese 

Regia: Roselyne Bosch
Sceneggiatura: Roselyne Bosch
Fotografia: David Ungaro
Musiche: Christian Henson

Attori: Jean Reno (Dr. David Sheinbaum), Mélanie Laurent (Annette Monod), Hugo Leverdez (Joseph Weismann), Gad Elmaleh (Schmuel Weismann), Jean-Michel Noirey (Pierre Naval), Rebecca Marder (Rachel Weismann), Peter Kollar, Raphaëlle Agogué, Joseph Weismann, Oliver Cywie, Sylvie Testud, Anne Brochet, Roland Copé

 - Trama, Recensione e Trailer

Parigi, luglio 1942, questa data segna per la città, l'inizio di un periodo doloroso, alcuni avvenimenti portati dai venti della guerra, cambieranno in peggio la situazione di molte famiglie. 

Tra queste vive il piccolo Joseph Weismann, ha poco più di dieci anni, ma i suoi occhi hanno già dovuto vedere troppe ingiustizie, tra cui il marchio infame costituito dalla stella gialla, che quelli della sua razza sono costretti a portare, sono tutti semplici e inoffensivi ebrei, trattati senza alcuna dignità umana.

Lavoro, luoghi pubblici e scuole, per loro non sono più accessibili, l'assedio dell'esercito tedesco è pressante in qualsiasi quartiere parigino, anche a Montmartre, dove vive Joseph, ma il peggio deve ancora venire.

Nella notte tra il quindici e sedici luglio, più di tredicimila persone vengono prelevate a forza dalle loro case, divise dai loro cari, trattate come nullità, senza più diritto su nulla, colpevoli solo di essere ebrei. In un primo momento smistati in due categorie, persone singole e famiglie con figli, parcheggiati rispettivamente nel campo di Drancy e nello stadio del Velodromo D’Inverno, per poi essere ancora separati e trasferiti alla loro destinazione definitiva, il campo di concentramento di Beaune-La-Rolande...
 

- Certe cose non vanno dimenticate, devono essere consegnate ai posteri, affinché ne conservino sempre viva la memoria e sia un monito per l'umanità intera, a non ripetere mai gli stessi errori.

La regista francese Roselyne Bosch, ha voluto dare un contributo in proposito, realizzando questo film, che racconta una storia vera, le drammatiche vicende di personaggi realmente esistiti.

Attraverso Joseph ci fa entrare in uno scenario storico dominato dall'ingiustizia, dalla pazzia e dal dolore, intreccia la rappresentazione cinematografica delle esistenze reali dei vari protagonisti, incrociando i destini di vittime e carnefici. 

Roselyne Bosch, struttura la pellicola con una tripartizione narrativa, non facendoci mancare scene dei potenti nei loro lussuosi palazzi, indaffarati a discutere sull’avvenire, in nome d’ideali malati, di un potere estremo e totalitario. Tra questi troviamo Hitler, rintanato nel suo confortevole rifugio al Berghof e altri fedeli adepti, come il generale Pétain e Laval, impegnati anch’essi a tessere le trame dei destini di tanti.

Momenti stridenti, contrapposti alla drammatica quotidianità della gente semplice, privata della propria rispettabilità, dei più elementari diritti di esseri umani.
Una pellicola dai contenuti forti, che ci ricorda come la barbarie e la sete di potere, abbiano toccato, in quel periodo, livelli d'indicibile ingiustizia e bestialità, ma pone l'attenzione anche su quella parte di bontà che, per fortuna, può albergare nell'animo umano e ha permesso, in quel contesto oscuro, di dare un contributo per salvare preziose vite. 

Quest’ultimo aspetto, è reso palpabile attraverso la performance recitativa di Jean Reno e Mèlanie Laurent, che interpretano rispettivamente il dottor David Scheinbaum e l’infermiera Annette Monod, persone straordinarie e reali, dotate di grande cuore, umanità e coraggio.

 La cosa che prende ancor più del film, fino a toccare le corde più nascoste del cuore e della sensibilità, è il sapere che ogni fotogramma ricalca scene e avvenimenti reali, ogni persona della vicenda è davvero esistita, proprio per questo il dolore e l’ingiustizia sono ancora palpabili, inondano lo schermo e la mente e sembrano gridare, basta, questo non deve mai più accadere, che se lo ricordino i posteri.
Mantenere viva la memoria può servire anche a non commettere ancora gli stessi errori.

 
 
 
- Durata del film: un’ora e cinquantacinque minuti
 
- Guarda il trailer del film Vento di primavera 



10 commenti:

  1. pare proprio interessante, poi quando c'è Jean Reno prima o poi il film lo guardo :)
    ciao

    p.s.: già che ci sono...
    http://robydickwritings.blogspot.com/2011/01/campagna-contro-la-verifica-parole-cd.html

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  2. Jean Reno e' un grande attore!! ....lo vedro' di sicuro questo film.
    ciao tyziana buona serata, baci!!

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  3. Questi film di storia recente, chiama moltaa gente sono storie di un pweriodo molto doloroso non solo per parigi, dove è stato imperniato il racconto... io lo ho vissuto quel brutto periodo,
    Tomaso

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  4. Ricordi angoscianti, tremendi, avvenimenti che hanno tolto dignità non solo alle vittime, ma anche ai persecutori.

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  5. Ciao Tiziana grazie molto bello e triste questo film, sembra impossibile tutte le volte che vedi questi filmati, che siano successe queste atrocita' ...e questo e' un film... andro' a vederlo serve appunto per ricordare, come il film di Benigni e Schinder List, bellissimi, ciao buona serata rosa

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  6. Mi ispira...ci faccio un pensierino...bye

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  7. Questo mi piacerebbe vederlo, deve essere bellissimo.

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