Titolo originale: Tristan & Isolde
Produzione: Tedesca, britannica, statunitense, Anno 2006
Regia: Kevin Reynolds
Sceneggiatura: Deann Georgaris
Scenografia: Mark Geraghty
Fotografia: Artur Reinhart
Musiche: Anne Dudley
Attori James Franco (Tristano), Sophia Myles (Isotta), David O'Hara (Donnchadh - re d'Irlanda), Rufus Sewell (Lord Marke), Henry Cavill (Melot), JB Blanc (Leon), Jamie King
- Trama, Recensione e Video
Medioevo, periodo successivo alla caduta dell'Impero Romano.
La Gran Bretagna è divisa in varie tribù, tante fazioni separate che sono appetibili e facile terreno di conquista da parte delle truppe irlandesi del crudele re Donnchadh, il quale non si lascia scappare l'occasione d'invadere e prendere con la forza i castelli di quella zona per metterli sotto il suo dominio, prima che i vari "Signori" riescano a unificare i loro territori.
La sera è scesa ormai da un po' di tempo, coprendo d'oscurità ogni cosa. All'interno della grande costruzione britannica la vita procede come al solito. E' un momento abbastanza tranquillo, ci sono uomini che parlano tra loro sommessamente, mentre si riposano dalla pesante giornata appena trascorsa. Tra poco la tranquillità della notte avvolgerà ogni cosa. Non possono saperlo, ma è in agguato un destino insidioso celato nell'oscurità, è questione di poco tempo e poi niente sarà più come prima.
E' questione di attimi, il male esce allo scoperto, altri uomini con una violenza inaudita irrompono sulla scena, portando distruzione e morte. Il piccolo Tristano assiste inerme allo scempio, nei suoi occhi di bambino l'assurdità di quel che accade, stupore e paura. Fa appena in tempo a nascondersi sotto una botola, spinto a forza da suo padre, che con questo gesto di estremo amore gli risparmia anche il vederlo morire. Riemergere, poco dopo, dal suo provvidenziale e angusto rifugio, equivale al trovarsi in un inferno ancora più grande. Indescrivibile la scena attorno a lui, non può che restare immobile, agghiacciato, davanti a tanta crudele distruzione. Per fortuna, due mani provvidenziali lo prendono, si tratta del giovane Lord Marke.
Le cose vanno diversamente, la vita in tal caso è più forte della morte, il corso degli eventi tesse le trame di un inaspettato futuro. Tristano viene ritrovato e amorevolmente curato da Isotta, figlia del re rivale Donnchadh, che decide di non rivelargli la sua vera identità.
E' un errore, se ne accorgerà più avanti, quando dovrà essere portata in sposa a Lord Marke, proprio da un inconsapevole Tristano. Perché l'amore tra loro due era già sbocciato da tempo, nei giorni seguenti quel casuale, drammatico incontro in riva al mare, un'immediata, semplice attrazione, che ben presto aveva preso tutti i pensieri, quando la cruda realtà li aveva separati.
Ritrovarsi quasi da estranei, nella nuova situazione, sarà per entrambi una prova molto dura, una lotta tra i sentimenti e il senso del dovere. Sullo sfondo di oscure lotte di potere, battaglie e passioni travolgenti. Dove il guardarsi e non potersi sfiorare può essere più difficile di una battaglia. Dove la frase pronunciata da Isotta, "Farò finta che si tratti di te...", può fare più male di un colpo di spada!
- Il film si ispira alla famosa leggenda celtica di Tristano e Isotta, che è molto più antica rispetto a quella di Ginevra e Lancillotto. L'amore tormentato di questa giovane coppia si potrebbe paragonare a quella ben più conosciuta e a noi più cara di Giulietta e Romeo. Entrambi si trovano a vivere una difficile e impossibile storia, vite e destini diversi che non avrebbero mai dovuto incrociarsi, ma che s'incontrano per un gioco della casualità. Non importa allora, se Montecchi e Capuleti o Inglesi e Irlandesi sono in lotta tra loro, l'amore non conosce barriere.
La prima parte del film ha un ritmo incalzante, è dominata dalle immagini di violenti combattimenti, la telecamera indugia sulle battaglie corpo a corpo, riuscendo a trasmettere in modo immediato, le inquietudini che quelle scene ben ricostruite sanno suscitare.
I costumi d'epoca, le armature, le ambientazioni atte a rappresentare un'Inghilterra rude e decadente, completano il quadro narrativo e contribuiscono a far entrare meglio lo spettatore in quel contesto sociale di disordinato e violento periodo storico del Dopo caduta dell'impero romano.
Più avanti, le scene diventano più lente, dominate da un'atmosfera tranquilla, per rappresentare al meglio i primi momenti della storia d'amore tra Tristano e Isotta, come a far risaltare poesia e bellezza di un sentimento che emerge e si distingue, dalla realtà di violenza e guerra che li circonda.
Per tornare poi nuovamente a un ritmo sostenuto, nei momenti in cui la trama mostra dei suggestivi e cruenti duelli in Irlanda, o anche verso il finale, dove al tutto si aggiunge un leggero ma coinvolgente livello di suspense.
La storia è abbastanza semplice, ma la prevedibilità della vicenda non è poi totalmente scontata, la leggenda di Tristano e Isotta che si legge sui libri, è un pochino diversa da quella raccontata nel film. Dean Georgaris, che ha ripreso la sceneggiatura e Kevin Reynolds che ha curato la regia, si sono giustamente concessi delle licenze narrative.
Tuttavia, la difficile storia tra i due protagonisti, l'amore impossibile e tormentato che dovrebbe emergere prepotente, conturbante e sofferente, fino a coinvolgere totalmente lo spettatore, non riesce a toccare le corde emotive. La causa di ciò, è da ricercare anche nel livello interpretativo inadatto con cui James Franco presenta Tristano, che purtroppo, risulta spesso con pochissima espressività e non ce la fa a trasmettere al meglio, la passionalità e il sentimento che la particolare vicenda richiederebbe.
Tra gli attori, per fortuna, si distingue Rufus Sewell, riesce a dare a Lord Marke uno spessore umano davvero notevole, tra tutti i personaggi è quello che sembra più vero, che fa emergere i propri conflitti interiori, la sofferenza e profondità d'animo, in un modo talmente coinvolgente, che a un certo punto del film ho cominciato a tifare per lui, a stare dalla sua parte, sperando che la storia potesse andare diversamente, che Isotta si accorgesse delle sue qualità, di quanto fosse più maturo, decisamente migliore di Tristano, che al contrario, in queste scene, è sì aitante, ma di una bellezza imbambolata da fotoromanzo.
Lord Marke, invece, può vantare una personalità carismatica, un’aura luminosa e attraente, risultato vincente di bellezza d'animo e prestanza esteriore. Ma qui la leggenda deve seguire il suo corso e com'è giusto che sia, gli eventi hanno un loro disegno “abbastanza” prestabilito.
La scenografia è il punto di forza del film. Luoghi stupendi, affascinanti castelli, la bellezza incantevole di una zona irlandese in cui la durezza delle scogliere, si fonde e si addolcisce con la tranquilla distesa del mare e l'azzurro luminoso del cielo. O ancora, l'incanto surreale del paesaggio inglese notturno, con l'oscurità e una leggera, fumosa cortina di nebbia ad avvolgere la vegetazione e poi scenari di boschi, dove la natura incontaminata sembra essere in contrasto con la presenza invasiva degli uomini.
Incanto, durezza e romanticismo in questa pellicola, la consiglio a chi ama il genere sentimentale, è attratto dalle ambientazioni e ricostruzioni storiche, vuole conoscere e confrontare l'antica leggenda celtica con questa trama. Oppure, desidera solo lasciare per un attimo la solita realtà di ogni giorno, per immergersi negli affascinanti scenari d'Inghilterra e d'Irlanda, in una storia d'amore d'altri tempi.
- Durata del film Tristano e Isotta: 2 ore e 5 minuti
- Guarda il Trailer
ciao tyziana no non l'ho visto... ma ci sto facendo un pensierino.....e' sicuramente un bel film!!!
RispondiEliminada vedere!! baci buona serata!!
Sono i miei film.
RispondiEliminaGrazie Tyziana non so se l'andrò a vedere, per il momento mi basta la tua splendida presentazione.
Baci
Ciao grazie Tiziana bella storia,contorta, il film non l'ho visto, ma sicuramente sara' molto suggestivo come costumi e scenografie,del genere romantico storico... bella recensione complimenti, se puoi e se vuoi di la' c'e' una torta anche per te baci a presto rosa buon inizio settimana:)
RispondiEliminaNon l'ho visto, ma lui (James Franco) è bellissimo
RispondiEliminaUn saluto in fretta cara Tizyana. corro alla mia festa, Tomaso
RispondiEliminaBello! Era proprio quello che cercavo: un blog che parli di cinema e che consigli film! Ti seguo sicuramente.
RispondiEliminaxx Suze
unamandriadicivette.blogspot.com
(mi farebbe piacere tu passassi, si ha sempre bisogno di sostegno!)
Ciao Tizyana. La storia di Tristano e Isotta mi ha sempre affascinata ed appassionata, così come la simbologia ed il mito che la circondano.
RispondiEliminaadoro il libro in lingua originale ed anche il film, bellissimo :)
RispondiEliminaHai scritto una recensione semplicemente strepitosa, in quanto coinvolgente per la spiegazione della trama e supportata da giudizi espressi con il ricorso ad immagini molto significative, perché accurate. Non mi permetto di rimarcare più di tanto il valore paradigmatico assunto dalla leggenda, una volta rielaborata da grandi artisti. Sottolineo, invece, il mio vivo interesse per la scenografia del film, che deduco altresì utile per la comprensione del reale scenario storico della vicenda. Così come capita, per fortuna, in molti film recenti.
RispondiEliminaBrava Tyziana!
RispondiEliminaHo visto il film ed è semplicemente meraviglioso, non lo si può definire in altro modo. E poi James, mi sono totalmente innamorata di lui. Fantastico.
RispondiEliminaBaci,
Sara.
Devo assolutamente vederlo!!!
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