martedì 14 settembre 2010

- Voci: Dacia Maraini

Genere: Thriller, Letteratura italiana

Trama e Recensione
Quella raccontata in Voci è una storia a tinte gialle, ambientata in una calda estate romana soffusa di profumo di fiori di tiglio e mistero.

La protagonista è Michela Canova, una giovane giornalista che lavora in una radio privata, Radio Italia Viva.

Di ritorno a casa, dopo un corso di aggiornamento che l'ha tenuta lontana per alcuni giorni, viene a sapere che un fatto drammatico si è verificato in sua assenza.

In realtà, già poco prima, appena arrivata davanti al condominio in Via Santa Cecilia, aveva avuto la percezione che ci fosse qualcosa di strano nell’aria.

Dapprima solo una sensazione, dei piccoli particolari che l’avevano messa in allarme, come un insolito silenzio, delle imposte sbarrate, poi all'ultimo piano aveva trovato la porta della sua dirimpettaia completamente spalancata. Una cosa davvero strana, da quando abitava lì l’aveva sempre vista sbarrata. 

Conosceva appena la sua vicina, Angela Bari. Avevano orari diversi, solo qualche raro incontro in ascensore e nulla più. Lei Michela, sempre di corsa per andare alla radio, Angela invece, chissà cosa faceva, dove andava… Non sapeva assolutamente nulla della sua vita, se ne rende conto adesso con sgomento.

Quella porta sempre chiusa a doppia mandata, ora offre un’ampia visione di una parte del suo appartamento, che sembra essere inondato di luce sinistra. Solo silenzio. Su un lato, ordinatamente appaiate, s'intravedono delle scarpe da tennis azzurre, mute testimoni di momenti inquietanti.

Purtroppo Angela Bari è morta. L’ha saputo da Stefana, moglie di Giovanni, entrambi custodi di questo stabile in Via Santa Cecilia. In quell’appartamento è stato commesso un efferato omicidio, hanno trovato la poveretta pochi giorni prima in un lago di sangue. E' successo tutto nella settimana in cui lei era via e ora non riesce a togliersi dalla mente questo fatto inquietante.

E' l'inizio di un periodo denso di domande e supposizioni, di ricerche e scoperte sempre più intricate. Perchè se il caso Bari ha turbato da subito i suoi pensieri, risvegliando in lei la curiosità di sapere qualcosa di più su quella bellissima e sfortunata vicina, il nuovo incarico che le viene affidato dal suo datore di lavoro, la spinge ad addentrarsi appieno nei misteriosi fatti. 

Dovrà realizzare un servizio sui tanti delitti insoluti di donne e tra questi c’è anche quello di Angela Bari. In particolare è quest’ultimo che prende particolarmente a cuore. Armata di pazienza e del suo inseparabile registratore, comincia a intervistare tutti quelli che hanno avuto una parte rilevante nella vita di Angela. 

E’ attraverso le loro risposte, i loro racconti, che Michela ricostruisce pian piano la sua quotidianità, il suo carattere, i suoi affetti. Anche se, purtroppo, quel prezioso bagaglio di voci, ricche di sfumature e cadenze diverse, rivela verità spesso contraddittorie e vederci chiaro è cosa ardua! 

Tante sono le domande che riempiono le sue giornate e anche quelle della polizia locale, tra cui c’è la brava commissaria Adele Sofia. Chi è l’assassino? Angela lo conosceva e gli ha aperto fiduciosa, oppure si è intrufolato di soppiatto in casa sua? Inoltre, tra i componenti della sua famiglia chi mente e chi dice la verità?

La madre, la sorella Ludovica, il patrigno Glauco, il cognato, il fidanzato Giulio Carlini, ma anche conoscenti come l’eccentrico Nando Pepi, l’appariscente Carmelina, e altri ancora. Ognuno racconta una realtà diversa, vederci chiaro è sempre più difficile …

L’autrice è Dacia Maraini, che qui intreccia una storia dai contorni misteriosi, collocandola in una quotidianità romana apparentemente sonnacchiosa, dove invece si agitano verità celate, enigmatiche bugie.

Voci, frasi, racconti catturati da un registratore, è attraverso questi particolari che la scrittrice disegna un quadro dei vari personaggi e fa entrare il lettore nel vivo della vicenda narrata.

La protagonista, Michela Canova, rende viva la curiosità, facendo crescere l’interesse in chi si ritrova tra le pagine. Intervista, si ostina per sapere la verità, si pone delle domande, trascinando il lettore in quella che diventa sempre più una vicenda enigmatica, dove tutti i personaggi appaiono potenzialmente colpevoli.

Il mistero è mantenuto vivo fino all’ultima pagina. La trama è densa di momenti torbidi e drammatici, spesso fatti solo intuire, ma allo stesso tempo non diventa mai troppo forte e spaventevole.

Grazie alla bravura della scrittrice, è palpabile l’atmosfera pacata e particolare che permea da subito quello scorcio di Roma estiva, sembra quasi di sentire il profumo dei tigli in fiore, di vedere il curato cortile con la fontanella ricoperta di capelvenere e molto più in là, sulla strada, le frotte di gatti selvatici richiamati dall’odore della pasta al sugo offerta dalla gattara di turno.

La trama è principalmente al femminile, tratteggia figure e stili di vita diversi, affronta il tema tristemente attuale della violenza sulle donne. Consiglio il libro, una lettura piacevole e di sicuro non banale.

6 commenti:

  1. Questo libro è appetitoso ...mi sa che lo acquisterò appena possibile. ciao e grazie

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  2. Grazie Gabe, è davvero un bel libro, te lo consiglio.

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  3. Io ho letto un solo libro della maraini ma... non mi è piaciuto molto. credo di aver iniziato a conoscerla partendo dal libro sbagliato. Un bacio mia cara!

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  4. vorrei sapere anke il finale, se nn ti dispiece, perchè nn ho la possibilità di acquistare il libro!!?! grazie;)o_o

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    1. Il finale non mi sembra corretto svelarlo, per rispetto a chi invece deciderà di leggere il libro. Tuttavia, non manca solo il finale, c'è ancora tutto un intreccio da leggere e liquidare il tutto con due parole sarebbe difficile.

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