martedì 23 novembre 2010

- La Bastarda Di Istanbul: Elif Shafak


Genere: Drammatico, Letteratura straniera

L'autrice

 

 

La scrittrice è Elif Shafak, figlia di genitori turchi, divide la sua vita tra L'Arizona e Istanbul. Due realtà profondamente diverse che hanno forgiato il suo modo d'essere e che lei ha immancabilmente trasferito nei suoi romanzi, creando pagine dense d'originalità e atmosfere uniche, preziosi fotogrammi di una terra in bilico tra modernità e passato.
   

Trama e Recensione del libro La bastarda di Istanbul
Zeliha ha diciannove anni, è incinta, si ritrova da sola ad affrontare questa inaspettata condizione. Dovrebbe essere un momento felice, invece, i ricordi recenti sono ancora una ferita aperta, dolorosi e inenarrabili.

Una strada di Istanbul accoglie i suoi passi, ad attenderla lo studio di un dottore.
Tra le pagine, il vento del tempo ha la parvenza di un soffio e due decenni sono già passati da quel drammatico giorno.

A tantissimi km, Armanoush, una ragazza americana, decide che è ormai ora di conoscere le proprie radici armene. La storia della sua adorata nonna, emigrata anni addietro dalla terra natia, è uno dei motivi primari che la spingono ad affrontare un viaggio segreto verso la sconosciuta Istanbul.

Perché né sua madre Rose e tantomeno il patrigno Mohamed sanno della decisione, è una cosa sua, un irrinunciabile bisogno interiore, loro non capirebbero e cercherebbero senza mezzi termini di ostacolarla.

Non sa Armanoush che attraverso di lei il passato si svelerà al presente, il legame con quei lontani parenti di Istanbul è più forte e intrecciato di quel che tutti potrebbero immaginare.

Arrivata a destinazione, capisce subito di aver fatto la scelta giusta, si trova a suo agio in quest’ampia comunità di parenti composta di sole donne, di cui fanno parte anche un'eccentrica Zeliha e una coetanea e ribelle Asya.

Le domande non tardano ad affacciarsi nella mente del lettore, come mai nessun uomo fa parte di questa famiglia?
La cosa strana è che un erede maschio esiste, ma è stato mandato anni prima a studiare in America, allontanato, soprattutto per sfuggire a una sorta di maledizione che potrebbe colpirlo...

Quale segreto è celato nel passato?

Il titolo non lascia dubbi, eppure, gli intricati meandri di colori, odori e sapori, che pervadono la prima parte della storia, hanno il potere di confondere, catturare e trasportare in una realtà statica e apparentemente sonnacchiosa, popolata da personaggi variegati, che formano un tutt'uno con una città dai mille volti e dalle tante storie. Donne e Istanbul, in simbiosi perfetta.

La trama è scandita da capitoli che portano il nome di spezie esotiche, semplici ingredienti di preziose e tradizionali ricette, cannella, ceci, zucchero, nocciole tostate, vaniglia, pistacchi, grano, pinoli, scorze d'arancia, mandorle, albicocche secche, semi di melagrana, fichi secchi, acqua, uva passa, acqua di rose, riso e anche un inaspettato cianuro di potassio.

Ognuno di questi apre il sipario su vari momenti della storia e trova poi un collegamento tra le pagine, intrecciandosi sapientemente a un ricordo, al sapore di una preparazione per un giorno di festa, al profumo di una cucina echeggiante di voci familiari, alla speranza, felicità o rabbia, al dolore e alla ribellione per un passato spesso innominabile e ancora denso di segreti. Perché il presente non è solo quel che la scrittrice vuol far trasparire all'inizio, il genere del libro è più articolato di quel che ci si potrebbe aspettare.

La descrizione dettagliata di una città caotica, dove convivono persone di ogni provenienza, religione, colore, quasi una grande nave dalla rotta incerta, l'estenuante, minuziosa presentazione dei vari personaggi, lo spaziare a lungo sulla loro psicologia variegata, va avanti fin quasi verso la metà del libro, poi cede il passo a un alone di mistero, a un qualcosa che deve essere svelato e l'autrice lo fa lentamente, tassello dopo tassello, mantenendo la tensione fino alle ultime pagine.

- Curiosità 

Dopo la scrittura di questo romanzo, l’autrice ha dovuto subire addirittura un processo nella sua Turchia. L'accusa? Aver denigrato l'identità nazionale turca!
Delle frasi pronunciate da alcuni personaggi armeni del libro, sono sembrate fin troppo pesanti alle alte sfere del Paese e per questo punibili in base a un articolo del Codice Penale!
Per fortuna poi tutto si è risolto per il meglio e Elif Shafak è stata assolta.

Per quanto mi riguarda, posso dire che non conoscevo la storia turca e armena, purtroppo ignoravo le nefandezze e le deportazioni che tanta gente innocente ha dovuto subire, sono grata a Elif Shafak per avermi aperto le porte e la mente su quel doloroso passato, certe cose non devono essere dimenticate.

Consiglio la lettura, nel libro ci sono indiscutibili verità sapientemente intrecciate a pagine di fantasia.

8 commenti:

  1. ciao Tiziana per il momento niente letture ho tante altre cose da fare.....ciao!!!!

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  2. Una storia molto interessante che ogni rigo che passi lo trovi sempre più interessante e lo leggi come tutto in un fiato...
    Romanzo che non si dimentica facilmente,
    buona serata cara Tizyana, con un forte abbraccio,
    Tomaso

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  3. Veramente ho tanti libri in stand-by che mi aspettano sul comodino...ed ho dovuto pure spostarne qualcuno sulla scrivania,ma la recensione mi sembra bella...quindi ennesimo libro da mettere in lista...buona serata :-)

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  4. Presentazione accurata di un libro che già dal titolo si preannuncia molto interessante se non altro sotto il profilo della conoscenza dell'attuale ecumene. La vicenda dolorosa che ha colpito l'autrice rappresenta un'ulteriore garanzia, a mio avviso, di profonda serietà di intenti della medesima.

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  5. Una storia che potrebbe interessarmi.

    Un abbraccione

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  6. E' la seconda recensione che mi capita di incontrare, rispetto questo libro.... l'ho visto mille volte in libreria ma non sono mai riuscita a prenderlo..chissà...

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  7. La tua è una recensione molto ben fatta che stimola poi alla lettura del libro. Credo anch'io che leggendolo mi si aprirebbe un mondo sconosciuto.

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  8. Istanbul è una città che conosco solo da turista, ritornarci attraverso il romanzo sarà sicuramente interessante!
    Grazie Tiziana per l'accurata e piacevole recensione!

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