giovedì 3 febbraio 2011

- Le Avventure Galanti Del Giovane Molière

Genere: Commedia

Titolo originale: Molière
Produzione francese - Anno 2007

Regia: Laurent Tirard
Sceneggiatura e Soggetto: Laurent Tirard, Grégoire Vigneron 

Scenografia: Francoise Dupertuis
Costumi: Gilles Bodu-Lemoine, Pui Lai-Huam, Pierre-Jean Larroque 

Fotografia: Gilles Henry
Musiche: Frédéric Talgorn   

Attori e Personaggi: Romain Duris (Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière), Laura Morante (Elmire Jourdain), Fabrice Luchini (Monsieur Jourdain), Fanny Valette (Henriette Jourdain), Ludivine Sagnier (Célimène), Gilian Petrovsky (Thomas), Edouard Baer (Dorante)

- Anteprima
Il grande commediografo francese Jean-Baptiste Poquelin nacque a Parigi nel 1622. E' conosciuto principalmente come Molière e per le opere che ha saputo confezionare. All'epoca, per il loro particolare genere innovativo, fecero addirittura scalpore, ma oggi gli fanno meritare l'appellativo di fondatore della commedia moderna. Dei cinquantuno anni della vita di Molière si sa praticamente tutto, a eccezione di un periodo della sua gioventù, che rimane ancor oggi avvolto nel mistero, una cosa che ha incuriosito non poco biografi e appassionati del settore, che in molti casi, si sono affannati a cercare indizi e curiosità per colmare quel buco oscuro

Di certo si sa che il grande artista francese, ha cominciato improvvisamente a sfornare innumerevoli opere, che lo hanno portato poi al successo. Si dice che trasferisse nelle sue storie teatrali avvenimenti della sua vita reale. E’ stato proprio questo che ha ispirato il regista Laurent Tirard, quando ha deciso di realizzare un'opera cinematografica a lui dedicata.
Il film uscito in Francia come Molière, è arrivato dalle nostre parti con un titolo un po' più fantasioso, Le Avventure Galanti Del Giovane Molière.

Trama, Recensione e Trailer
- Parigi 1657 - Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, si ferma un attimo rapito da mille pensieri, che grande effetto gli fa trovarsi su questa strada! Lo sguardo indugia sulla costruzione che si staglia davanti ai suoi occhi, sui gradini che tra poco salirà. Un teatro, che emozione!

L'interno non lo entusiasma tanto e a dir la verità, nonostante la sua passione per tutto ciò che è recitazione e spettacolo, non si sente con lo spirito giusto per affrontare un'ennesima rappresentazione scenica, ma lo sa bene, non può deludere la sua compagnia. Ad ogni modo ha deciso, di cose allegre non se ne parla proprio, non ha voglia di commedie, farse, storielle leggere per far ridere il pubblico, forse perché la tristezza che è in fondo al suo cuore e che solo lui conosce, gli suggerisce ben altro. E' sua intenzione portare in scena un'opera drammatica!

Poco dopo la lettera che si ritrova tra le mani, ha l'effetto di una carezza e di un pugno in fondo all'anima. Quanti ricordi! Si affollano senza controllo nella mente, mentre corre col cuore in gola verso il passato. Il presente però è dolore e liquido scarlatto davanti a un portone, dolce irresistibile richiamo, parole segrete da sussurrare. Il tempo ha sommato interminabili giorni su giorni, eppure sembra ieri…


- 13 anni prima, Parigi 1644
Un'atmosfera allegra aleggia nella grande e sontuosa villa, il giovane Molière si guarda attorno meravigliato di cotanta bellezza, ma allo stesso tempo un po' spaesato. Il cambiamento di prospettiva è notevole, fino a poco prima si trovava tra le mura spoglie e claustrofobiche di una prigione!

Qui invece tutto è maestosità, ricchezza, colore e poi c'è monsieur Jourdain, il borghese padrone di casa, che è proprio una persona inconsueta. Un po' eccentrico nei modi, impossibile averlo davanti senza dover faticare per non lasciarsi sfuggire qualche risatina divertita! Tuttavia che persona squisita, è grazie a lui se ora è un uomo libero.

Le cose stanno così, il buon uomo l'ha prelevato da quella fredda galera perché in cambio desidera essere istruito all'arte della recitazione. No, non che voglia intraprendere la carriera d'attore, sarebbe il colmo vista la sua posizione sociale e le enormi ricchezze che già possiede! In realtà desidera solo imparare quel poco che può consentirgli d'ammaliare, irretire, conquistare, la nobile e giovane vedova Célimène per la quale ha letteralmente perso la testa, però… come farlo entrare stabilmente nella villa senza destare sospetti? Impossibile rendere pubblica una motivazione tanto audace visto che monsieur Jourdain è pure sposato! 

E' indubbiamente uno spinoso problema, ma voilà, prontamente risolto dal suo salvatore!
- Accidenti però, ha avuto la bella idea di chiamarlo addirittura Tartuffe, ma si poteva trovare un nomignolo più ridicolo?
- Farlo passare per un prete poi il colmo!
Molière assorto in questi pensieri, si aggira tra le grandi stanze con la sua tonaca svolazzante, la situazione è davvero assurda, ma non può fare a meno di soffocare una risatina divertita e allo stesso tempo provare una certa preoccupazione.

Lo sa, il difficile verrà adesso, riuscire ancora a impartire lezioni di religione a Henriette, la giovane figlia del padrone di casa. Che assurdità, deve farlo proprio lui che di queste cose mistiche non ne sa assolutamente nulla!
Lo sente, una brutta figura da incompetente è assicurata, anche perchè Madame Elmire, la bella moglie di Jourdain, deve aver già fiutato l'imbroglio, lo ha percepito dai suoi sguardi colmi di sospetto e d'esasperazione, le volte in cui era intento a barcamenarsi tra improbabili spiegazioni da uomo di Chiesa…

Sì, la situazione in questa lussuosa dimora non è tra le più semplici, ma che spasso assistere alle esternazioni amorose del maturo e testardo padrone di casa che stravede per la famosa nobile vedovella Célimène!

Chissà come andrà a finire? D'intrecci per un esplosivo menage tra il comico e il drammatico ce ne sono abbastanza, inoltre non mancano amici opportunisti come il truffaldino Dorante, nobili dame curiose, pretendenti determinati e imbarazzanti situazioni, tra lo sfarzo di salotti-bene, immensi giardini, travolgenti amori e goffi tentativi di seduzione…

- Ha avuto un'idea davvero infelice chi ha deciso di aggiornare il titolo originale del film, Molière, dotandolo di un'appendice quantomeno imbarazzante e inappropriata, tanto da trasformarlo ne Le Avventure Galanti Del Giovane Molière, lasciando in tal modo intuire una trama ricca d'intriganti ed erotiche situazioni, facendo pensare nell'immediato a un libertino protagonista, una sorta di Casanova, che si diletta a collezionare conquiste femminili. Niente di più sbagliato, perché nel film di avventure galanti ce ne sono decisamente poche, anzi, sono addirittura inesistenti se si guarda la trama nell'ottica giusta. 

In realtà, il filo conduttore dell'intera vicenda è rappresentato dall'amore, da sentimenti magistralmente miscelati a un'esplosiva e più palese atmosfera comica, un mix che rende la visione piacevole e leggera, ma mai stupida e banale. Si può affermare che questo film riesce piacevolmente a sorprendere e anche a divertire.

Fin dai primi minuti ci si ritrova proiettati in un'altra epoca, sapientemente ricreata da un'ottima scenografia. Notevole il contrasto tra l'atmosfera cupa delle scene iniziali e quella decisamente più allegra dei momenti successivi, il tutto in sintonia con lo stato d'animo del protagonista, reso palpabile, dapprima con riprese dominate da toni scuri e angoscianti, poi passando rapidamente a scelte cromatiche più accese, maggiore luminosità dei vari luoghi mostrati.

E' un film che sa alternare momenti drammatici ad altri farseschi, senza far trasparire mai troppo l'anima triste e profonda della vicenda, anzi, lasciandola appena intuire e preferendo una rappresentazione ricca di situazioni spesso ai limiti del grottesco, dove si susseguono momenti densi d'ilarità e personaggi degni di una commedia comica.

Il valore sta proprio nella struttura del film e nel particolare modo in cui è presentata la storia, che pur nella sua apparente leggerezza e scanzonata allegria, è di una serietà sorprendente. In fin dei conti racconta la vita, con le sue inaspettate sorprese, le tentazioni che possono essere in agguato, i sentimenti e le scelte spesso dolorose. Il contorno di personaggi e comportamenti ai limiti della farsa, serve soprattutto a calcare e ingigantire i vizi e le debolezze dell'animo umano, ma il tema di fondo resta sempre d'estrema serietà.

E’ il risultato di una scelta voluta e consapevole che rispecchia molto lo stile di Molière. Il regista Laurent Tirard, si è avventurato nel raccontare un periodo sconosciuto della gioventù del commediografo francese, quello che manca nella sua biografia. Per farlo si è basato su vari indizi, avallando il pensiero di alcuni studiosi che hanno ipotizzano una successiva trasposizione teatrale di quegli anni da parte di Molière, da lui immortalati proprio in quei componimenti teatrali che lo hanno poi improvvisamente portato al successo.

Il regista, per essere fedele a questa teoria, ha disseminato la trama di situazioni e personaggi presi dalle varie opere. Ad esempio, il personaggio Elmire si ritrova nella commedia Tartuffe del 1664, come pure altre scene che richiamano molto quelle del film, ma non finisce qui, la volubile e corteggiata Célimène è presente anche ne Le Misanthrope del 1666 e come non ricordare Il Borghese Gentiluomo, la commedia-balletto del 1670, è proprio qui che le somiglianze raggiungono l'apoteosi e la finzione cinematografica si fonde a quella rappresentazione immortale creata da Molière. Ecco allora il ricchissimo Monsieur Jourdain, ingenuo e goffo, ritrovare la sua collocazione nei fasti della sua casa parigina, tra lezioni di musica e di scherma, falsi amici senza scrupoli, figlie da maritare e pene d'amore, così sullo schermo di un cinema e nei teatri di tutto il mondo.

Nel Cast di attori, tutto al francese, spicca la presenza della nostra italiana Laura Morante, davvero splendida nel ruolo di nobildonna del 600. Il suo è un ruolo di primo piano, un’interpretazione che non passa inosservata. Riesce a dare a madame Elmire un tocco d'eleganza, austerità e dolcezza. Ho visto la Morante recitare in altri film, ma mai l'avevo trovata così perfetta.
A vestire i panni del cinematografico Molière, dotandolo di charme, profondità d'animo e una vena d'umorismo, ci ha pensato Romain Duris, che per esigenze di copione, ha rinnovato il suo look dotandosi di baffi e fluente capigliatura. Sembra davvero un uomo d'altri tempi. Sarò ripetitiva, ma ho trovato anche lui molto bravo ed espressivo.

Una menzione particolare va anche a Edouard Baer, che dota il truffaldino e opportunista Dorante di un'aria spavalda e teatrale allo stesso tempo, riuscendo a renderlo, a volte, addirittura simpatico.
La palma del migliore in assoluto la darei a Fabrice Luchini, è pur vero che il suo personaggio Monsieur Jourdain è di una spassosità esilarante, ma il bravo attore ci ha messo molto di suo se ad ogni apparizione è riuscito a movimentare ulteriormente la scena, calamitando l'attenzione su quell'eccentrico modo d'essere, sulla goffaggine e testardaggine innata del ricco signorotto francese. 

Ad aggiungere quel qualcosa in più, contribuiscono le location di sicuro effetto, gli esterni dominati da ampi e curati giardini, la vista di stupende, antiche costruzioni, i lussuosi interni della sontuosa villa, gli arredamenti d'epoca e dulcis in fundo, i bellissimi costumi. A cominciare da quelli più austeri di alcuni protagonisti maschili, per passare alla maestosità dei fascinosi abiti delle varie nobildonne, un tripudio di stoffe e colori, notevole ammirare la calamitante bellezza di queste regali vesti, specie nelle scene che mostrano molte dame riunite nei "salotti bene" di Parigi. 

Le musiche ritmate si sposano bene alle varie situazioni mostrate, donando la giusta dose di leggerezza e teatralità alla trama. Il finale allegro e triste allo stesso tempo è di quelli che riescono a dare anche una piccola lezione di vita.

Consigliato, perché contrariamente a quel che sembra dal titolo, è un film intelligente, allegro, triste, ipoteticamente biografico, ricco di situazioni comiche, affascinanti ambientazioni e melodrammatici momenti di vita.

- Durata del film: 2 ore.

- Guarda il trailer del film Le Avventure galanti del giovane molière


7 commenti:

  1. dev'essere carino questo film!!
    ottima recensione, baci e buona giornata!

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  2. Penso che mi piacerebbe vedere questo film.
    Ciao e buona giornata cara Tizyana.
    Tomaso

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  3. A me è piaciuto molto questo film! Buona sceneggiatura, buon ritmo, due attori che mi piacciono molto e un personaggio, Molière, che ammiro molto

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  4. Ciao hai ragione per il titolo, anch'io quando l'ho letto ho pensato ad una vicenda ridotta e sentimentale,forse uno specchietto per allodole, invece sara' interessante appunto per vedere le scnografie costumi, Moliere , nel suo insieme, bella descrizione grazie baci, buona serata rosa.)

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  5. Questo é un film che non devo assolutamente perdere. E' proprio il periodo della storia, e la nazione in quel contempo, che mi interessa di più. E, invero, su Moliere avevo letto che sua moglie ... forse era lei che aveva avventure più o meno galanti ...

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  6. Curiosa di vedere questo film, mi piace molto l'epoca!

    http://damncreativity.blogspot.com/

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  7. E' uno dei pochi film che mi piacerebbe vedere.....
    A presto!

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