Produzione italiana Anno 2008
Regia Sergio Rubini
Sceneggiatura Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini
Musiche Pino Donaggio
Attori e personaggi: Riccardo Scamarcio (Adrian Scala), Vittoria Puccini (Gloria), Sergio Rubini (Pietro Lulli), Paola Barale (Manuela), Giorgio Colangeli, Emanuele Salce
- Trama, Recensione e Trailer
Roma, a una mostra d'arte. Adrian Scala è un giovane artista, la scultura è la sua passione, esprime estro e creatività nelle opere che plasma, estrapolandole dalla sua fantasia, idee astratte, che diventano forme concrete sotto l'opera sapiente delle sue mani. Una bella soddisfazione vederne qualcuna esposta in una sala della capitale, sottoposta all'occhio attento di un pubblico selezionato.
Per il momento si accontenta di questo e va più che bene. Certo, ha sempre la speranza di diventare famoso, sogna che la sua arte, prima o poi, venga riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Tra gli ospiti illustri c'è anche Pietro Lulli, un importante critico sempre attento alle acerbe e ambiziose leve emergenti. E' accompagnato da Gloria, giovane e bella studiosa dell'arte, nonché sua compagna di vita da un po’ di anni.
Tra loro c’è parecchia differenza d’età, quel che lega Lulli alla ragazza, è un sentimento quasi paterno, allo stesso tempo, pieno di morbosa passione e senso di possesso. Come potrebbe essere altrimenti, l'ha presa sotto la sua ala protettrice che era poco più di una bambina, per lui è freschezza, grazia e bellezza, la primavera che riscalda il suo imminente autunno, è la sua musa ispiratrice, il suo tutto. Per nessuna cosa al mondo potrebbe separarsene.
Questa mostra romana segna invece la fine della storia con Gloria, che fatalmente rimane affascinata dal giovane e aitante Adrian. Un'attrazione immediata, totale, coinvolge entrambi, tanto da spingere Gloria, nel periodo seguente, a lasciare Pietro Lulli.
Per fortuna il maturo critico d'arte sembra prenderla più che bene, pare comprendere, capire l'inevitabilità dei fatti, l'amore totale che spinge la sua amata verso il carismatico Adrian. Anzi, fa di più, da buon samaritano, comincia a prodigarsi in tutti i modi per aiutare l'ascesa professionale del giovane artista!
Eppure, non tutto è quel che sembra, come in un puzzle, i tasselli di un futuro prossimo e inevitabile s'incastrano con il passare dei minuti, delle ore, dei giorni. La realtà è ormai densa di misteri e segreti, il presente ha il fascino enigmatico di opere astratte, di nudi artistici e passione travolgente.
Il passato è ancora vivo, come nella maestosa bellezza di opere architettoniche senza tempo, che diventano teatro di passione e tormenti, di sole, ombre, verità e bugie.
- La trama è particolare, in grado di spiazzare fin dalle prime scene, rivelandosi in tutta la sua complessità e originalità. Molti passi sono solo lasciati intuire e possono risultare di non facile comprensione. E’ come se il regista, Sergio Rubini, avesse preso ispirazione da certi film del grande Kubrick. Mistero, passione e una certa sotterranea morbosità traspaiono da ogni fotogramma.
I personaggi fanno intuire una profondità emotiva, una psicologia complessa, che può andare ben oltre la superficie mostrata. Questo contribuisce a creare mistero, a intrecciare i fili di una vicenda apparentemente semplice e statica, che riserva sorprese, risvolti concitati e drammatici, specie verso il finale.
A fare da sfondo alla storia, eccentriche e contemporanee opere d'arte, come a voler rappresentare un presente ancora da plasmare e ricco di aspettative. Al contrario, costruzioni architettoniche antiche e maestose, come quella di un teatro romano, sono qui palcoscenico di pura e immortale bellezza, al cui cospetto la persona umana pare farsi piccola, fragile, al pari di tutte le macchinazioni filmiche e la cieca violenza di un tragico attimo di pazzia.
Il cast artistico annovera nomi di tutto rispetto, in primis il bravo Sergio Rubini, qui ha dato il meglio come regista, ma soprattutto come attore. Una grande interpretazione, carismatico, ambiguo, sofferto il suo personaggio Pietro Lulli, uno di quelli che si riesce a detestare a pelle, ma allo stesso tempo anche a comprendere.
Riccardo Scamarcio, svincolato dalle trame troppo mielose, ci guadagna molto in bravura e sex appeal, contornando il suo Adrian di passione, creatività e una certa dose di mistero.
Vittoria Puccini, smessi i panni della romantica Elisa di Rivombrosa, prende qui quelli più intriganti, sensuali e passionali di musa ispiratrice, mantenendo tuttavia, quell'aria sognante e fragile di sempre. La narrazione prevede alcune brevi scene di nudo integrale, imperdibili per i fan.
Altra chicca, nel cast d'attori troviamo anche Paola Barale, la sua presenza nel film per me è stata una sorpresa. Diciamo che se l'è cavata abbastanza bene, anche se non ha avuto un ruolo di primissimo piano.
Concludo dicendo che il film mi ha un po' spiazzato nella prima parte, ma l'ho trovato sempre più coinvolgente in seguito, fino al sorprendente e abbastanza inaspettato finale.
Consiglio la visione. Chi non ama le solite trame, apprezzerà ancor più l'originalità di questo lavoro di Sergio Rubini.
- Durata del film: 110 minuti
- Guarda il Trailer
Questo film mi ha molto coinvolto, l'ho visto lo scorso Inverno. Mi ha affascinato a tal punto da rivedere alcune scene più volte .. Ci sono quei film che anche solo per un particolare ti conquistano e questo è uno di quelli. Il piano di Lulli che prende forma inesorabilmente è fantastico :)
RispondiEliminaOttima recensione.
Ciao Tizyana, ho visto questo film al cinema e devo ammettere che mi è piaciuto molto.
RispondiEliminadrammatico e inquietante al punto giusto.
Non lo ho ancora veduto¨ma credo che se mi capita l'occasione la andrò sicuramente vedere, i Thriller mi piacciono e non perdo l'occasione quando ne posso vedere uno.
RispondiEliminaBuona domenica cara Tizyana, un abbraccio forte,
Tomaso
passato l'altra sera in tv. non mi ha catturato, quindi non l'ho visto tutto. bellissima la location della scena per la proclamazione del vincitore del progetto per la scultura in piazza ma proprio in quella sequenza tutti gli attori, barale e comparse comprese mi sono sembrati diciamo 'improbabili' per non infierire troppo.
RispondiEliminabel blog
stay free
Ciao, l'ho visto anch'io l'altra notte in tv...mi ha sorpreso per la storia, le location, la bravura degli interpreti (rubini qui è mefistotelico, per scamarcio finalmente sono lontani i tempi di 3 metri sopra il cielo, la barale come segretaria/assistente era in parte, la puccini invece non mi convince). Non so se sei d'accordo, ma io ho visto anche qualche riferimento ad Hitchcock. Bellissima la scena alla Biennale di Venezia. Un gran bel film
RispondiEliminaVisto l'altra sera in tv: una piacevole scoperta! Un film lontano dai soliti canoni del cinema italiano, con una trama abbastanza originale e con degli attori molto "professionali". Un'ottima prova di Sergio Rubini.
RispondiEliminaTi ringrazio del commento Tiziana è sempre un piacere ^_^
RispondiEliminaCiao Tiziana,
RispondiEliminagrazie per la tua visita e per il tuo commento!
Ho avuto così modo di conoscere il tuo blog che è molto ben fatto e mi è piaciuto molto.Mi sono iscritta ai tuoi followers per seguirti meglio:)
Adoro il cinema!Questo film non l'ho ancora visto ma è già da un po' che mi ripropongo di vederlo.
Buona domenica
Mary
fashionteaat5.blogspot.com
Rubini in genere é bravo a darci brani di realtà rivisitati con la luce giusta dell'artista.
RispondiEliminaAnche io l'ho visto l'altra sera in tv e devo dire che mi è piaciuto...Insospettabile bravura di Scamarcio :-)
RispondiEliminaNon so perché, ma a me invece questo film non è piaciuto, mi è sembrato troppo artificioso, finto anche se questa non dovrebbe essere un'obiezione per un film... forse non so spiegarmi :)
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