Genere: Fantascienza, Horror
Produzione statunitense - Anno 2007
Regia: Francis Lawrence
Soggetto: tratto dal libro Io Sono Leggenda di Richard Matheson
Sceneggiatura: Mark Protosevich e Akiva Goldsman
Scenografia: Naomi Shohan
Fotografia: Andrew Lesnie
Musiche: James Newton Howard
Attori: Will Smith (Robert Neville), Alice Braga (Anna), Salli Richardson (Zoe), Justin Morck, Gabrielle Union, Willow Smith (figlia cinematografica di Robert Neville, nonché figlia reale di Will Smith).
- Trama, Recensione e Trailer
New York City, anno 2012
Le prime scene riempiono lo schermo di desolazione e immobile caos. Invasione aliena? Distruzione causata dall'uomo? Catastrofe naturale?
Una moltitudine di auto sulla strada, ce ne sono a perdita d'occhio, muti testimoni d'istanti drammatici che si perdono nel passato, prova tangibile di un'assenza dolorosa, miriadi d'esistenze che non ci sono più.
La natura ha cominciato a riconquistare questo habitat. Solo qualche anno fa, sarebbe stato impensabile, vedere qui, branchi di animali selvatici affamati, scorazzare liberi e indisturbati. Eppure, ora si aggirano agili e guardinghi tra i rottami, ci sono cervi, ma anche leoni, pronti a ripetere innati gesti dettati dall'istinto di conservazione.
Robert Neville, lui sa cos'è successo. Chiuso all'interno della sua auto, osserva per l'ennesima volta la scena macabra che gli si presenta davanti agli occhi. Solo, in compagnia del suo cane, si appresta a vivere un altro giorno da sopravvissuto.
Non è facile, ma ha imparato a non perdere la speranza e a fingere una parvenza di accettabile normalità. Le ore notturne sono quelle più difficili, barricato in casa, aspetta che tutto passi, che la luce dell'alba porti via ogni insidia. Poi tutta la città è sua, ma i luoghi bui no, quelli possono essere molto pericolosi, meglio starne lontani! Inquietanti presenze vi si aggirano e di umano hanno ben poco.
L'erba alta e rigogliosa ha colonizzato ogni parte disponibile, Robert avanza cauto scrutando il panorama circostante. Quanti ricordi! Rapidi flashback nella sua mente, un giorno drammatico vissuto in questo posto, sua moglie, sua figlia e una moltitudine di altre persone, militari, mezzi di evacuazione e drammaticità nell'aria. Poi il caos.
Ora, come ogni giorno è qui, puntuale, con la speranza di non esser più solo. Di una cosa è sicuro, lui non si arrende e la speranza è dura a morire!
Sta lavorando a delle ricerche mediche importanti, inoltre, continua instancabilmente a trasmettere su tutte le frequenze in onde medie il suo messaggio, composto da frasi che ormai da tempo ha imparato a memoria:
Mi chiamo Robert Neville e sono un sopravvissuto che vive a New York... Se ci siete, se c'è qualcuno, vi prego... Sarò tutti i giorni a mezzogiorno...
Il resto è da vedere. Ci saranno altre scene di desolazione, paura e disperazione, silenzi carichi d'adrenalinica attesa, antri misteriosi e grandi spazi aperti, situazioni di normalità e gioco alternati a momenti in cui il terrore riempie la notte...
- Quel che colpisce nell'immediato, è l'imponente ricostruzione scenica di una caotica eppur immobile New York, violata della sua modernità, ormai parzialmente riconsegnata alla natura e agli animali selvatici. Tantissime auto raggruppate in un gigantesco ingorgo, a rappresentare il vicolo cieco senza via d'uscita di momenti drammatici, accaduti in un passato non molto lontano. E poi agghiacciante immobilità, assenza di vita umana.
E' così che il regista ha scelto di far entrare lo spettatore nell'atmosfera inquietante del film, di far percepire la solitudine dell'unico uomo rimasto indenne in una rovinosa realtà. Scenografie d'effetto e atmosfere angoscianti, sono i lati salienti che danno spessore a questa pellicola e che in fin dei conti, può essere definita abbastanza interessante.
A voler esser pignoli, o forse coerenti, bisogna ammettere che al contempo, non è esente da qualche piccolo lato negativo. Intanto dà subito un'impressione di già visto, di situazioni non certo originali. Io ho trovato una somiglianza non trascurabile con 28 Settimane Dopo, stesso tema catastrofico, creature subumane animate dalla medesima, violenta e macabra pulsione. Con la differenza che in Io Sono Leggenda c'è meno azione e il tutto è incentrato su un unico protagonista.
Ad ogni modo, il regista Francis Lawrence, non poteva certo inventarsi di sana pianta tutta la vicenda filmica, poiché è tratta nientemeno che dal famoso romanzo, dall’omonimo titolo, scritto da Richard Matheson! Semmai il problema è da ricercare altrove. Il mondo del cinema, da quel lontano 1954, in cui il libro è stato scritto, non ha saputo resistere al fascino di riproporre sul grande schermo il suo intreccio fantascientifico - horror. Basti pensare alle pellicole L'Ultimo Uomo Della Terra del 1964 e Occhi Bianchi Sul Pianeta Terra del 1975, entrambe trasposizioni cinematografiche della storia cartacea di Matheson.
Oppure, ai tanti altri film, tipo L'Alba Dei Morti Viventi, o al già citato 28 Settimane Dopo e simili, che negli anni successivi hanno preso spunto da quelle pagine, creando un genere cult, ma pericolosamente ripetitivo e scontato. Proprio per questo motivo, anche chi non ha letto il libro, può ugualmente avere la fastidiosa sensazione di un tema ricorrente e già visto. L’originalità, quindi, non è un pregio di Io Sono Leggenda.
Per il resto, ci si può lasciar coinvolgere senza difficoltà, dai silenzi carichi di suspense di alcune scene, dal coraggio del protagonista, ma anche dalla sua solitudine, dai flashback spettacolari e intrisi di tristezza, dalla forza della vita che cerca di entrare nel binario della normalità anche nelle condizioni più estreme. E' quest'ultima cosa che il regista ha voluto maggiormente trasmettere, il bisogno innato dell'essere umano di ricrearsi una quotidianità fatta di gesti semplici e rassicuranti, la necessità irrinunciabile di avere qualcuno con cui interagire e confrontarsi, perché restare completamente soli in un posto desolato è terribile, non fa parte della natura umana.
Nel film, Robert Neville, stringe un legame speciale e profondo con il suo cane, quasi come fosse una figlia, una sorella, un'amica, non un animale, ma una persona alla pari. Insieme creano una parvenza di famiglia e ciò lo aiuta a rimanere abbastanza razionale e a non impazzire di solitudine.
Tuttavia, quest'ennesima versione riportata su grande schermo, si discosta in alcuni punti dalla storia originale del libro, non solo per quanto riguarda l'aspetto fisico e il precedente lavoro del protagonista, ma soprattutto per il finale! Cosa che non avrà fatto molto piacere ai cultori dell'opera narrativa di Matheson. A mio avviso, un qualcosa di stonato si nota nell'ultima parte del film, eventi troppo affrettati e l'entrata in scena di due personaggi di secondo piano, che addirittura diventano in quattro e quattr'otto protagonisti di grande rilievo, beh, non sono molto in sintonia con il resto della trama.
Dietro tutto ciò c'è un motivo ben preciso e non lo trovo per niente edificante! Bisogna risalire alla fase di realizzazione, perché in realtà c'era un altro finale, era tutto già pronto, ma la Warner Bross, che doveva occuparsi della distribuzione, l'ha fatto modificare all'ultimo momento, ritenendo opportuno inserirne uno più commerciale, da non credere!
Purtroppo le cose vanno così, si cerca sempre di puntare a un qualcosa che accontenti una fetta maggiore di pubblico, spesso penalizzando la qualità. Nel caso in questione, pare che l'epilogo originale fosse più dark, maggiormente attinente al libro, peccato.
Passiamo ad altro. A Will Smith è toccato il ruolo non facile di "protagonista assoluto". Per la quasi totalità dei cento minuti della trama la macchina da presa è rivolta su di lui. In simili condizioni, l'eventualità di annoiare e dare vita a scene di una lentezza e ripetitività estenuanti non è impossibile. Per fortuna, il bravo Will riesce a cavarsela egregiamente, dimostrando ancora di saper gestire con professionalità generi diversi.
In quest'avventura cinematografica, è rilevante anche la presenza di un attore a quattro zampe, il fido pastore tedesco Sam, che nonostante la sua identità canina, calca la scena con destrezza e naturalezza, affiancando degnamente il più navigato Smith.
Una curiosità, tra gli interpreti, con un piccolissimo ma incisivo ruolo, è presente nientemeno che la figlia di Will Smith!
E' giusto soffermarsi anche sugli effetti speciali, che per quando riguarda certi "personaggi costruiti" non ha dato risultati eclatanti, poiché questi hanno poca naturalità e fanno percepire fin troppo una grafica da videogioco.
Diverso è il discorso per le maestose ricostruzioni di New York, frutto di una ben riuscita combinazione di riprese reali e trucchi del mestiere, per immortalarla con questo look catastrofico post apocalittico, gli addetti ai lavori hanno "truccato" interi quartieri della città, vestendoli di copiosa vegetazione, fatta arrivare appositamente dalle zone limitrofe e cosa ancor più importante, hanno provveduto a sgombrare ogni dove da presenza umana, sia deviando altrove il solito, caotico traffico cittadino, sia ritoccando il necessario con sapienti effetti speciali.
Che dire poi della scena dell'evacuazione, davvero impressionante e monumentale, realizzata tutta "dal vero", con tantissime persone e effettive forze dell'ordine, a rappresentare momenti concitati e drammatici. Riprese reali quindi, ma allo stesso tempo, sposate a meraviglia con le immagini altrettanto spettacolari del Ponte di Brooklyn semidistrutto o degli elicotteri militari in deflagrazione nel cielo, risultato di ben più tecnologiche elaborazioni filmiche. Già solo questo vale la visione.
Interessante la colonna sonora, molto adatta ai vari momenti del film, costituita in molti punti, da brani di una nota canzone di Bob Marley.
- Un film da vedere, imperdibile per chi ha letto il libro e per chi ama il genere fantascienza con risvolti horror.
- Curiosità
Il film, oltre ad aver avuto un discreto successo al botteghino, ha collezionato anche un bottino di premi.
- 2 Golden Trailer Awards per Miglior horror e Miglior sonoro.
- 1 MTV Movie Awards a Will Smith per Miglior performance maschile.
- 1 Saturn Award a Will Smith per il Miglior attore.
- 2 premi Teen Choice Awards, uno come Miglior film horror-thriller, l’altro a Will Smith come Miglior attore horror-thriller.
- 1 World Soundtrack Award a James Newton Howard, premio Compositore dell'anno!
- Durata: un’ora e quarantuno minuti
- Guarda il Trailer del film Io sono leggenda
Il film mi è piaciuto, Will Smith lo trovo davvero bravo come attore e non me lo sarei mai immaginato quando lo seguivo nei panni di "Willy il principe di Bel-Air". Il finale è vero, mi ha stonato un po' troppo affrettato.
RispondiEliminaQuando poi ho letto il libro...senza nulla togliere al film, ma è tutta un'altra storia!
Io ho personalmente trovato questo film terribile, un vero scempio rispetto al Capolavoro che è il romanzo, e anche sforzandomi di considerarlo un film che dallo stesso si allontana.
RispondiEliminaTerribile tutto, dagli "zombi" a Smith.
Gran bottigliate! ;)
L'ho visto...
RispondiElimina...mamma mia, che angoscia...
Ciao Tizyana*
Maddy
l'ho visto...un'angoscia.... comunque un bel film.
RispondiEliminaciao tyziana, buona giornata, baci!!
Si fa fatica a dire bello! è un film che ti tiene sospeso nell'ansia, un'angoscia incredibile ti circonda come se tu ti trovassi nascosto e pensi sempre di essere scoperto.
RispondiEliminaBuona giornata cara Tizyana,
Tomaso
Film fatto davvero bene, speriamo di non vivere mai la stessa esperienza del protagonista.
RispondiEliminagrande mr. ford, lo appoggio in pieno!
RispondiEliminasecondo me il cane recita molto meglio di will smith :)
e soprattutto il finale è uno dei più terribili di sempre.
Ciao Tiziana, grazie per questa recensione, non l'ho visto, ma dagli altri comenti vedo che e' un po' angosciante, cque la storia ' interessante, baci rosa a presto buona giornata.)
RispondiEliminaCannibale, concordo.
RispondiEliminaIl cane è molto più bravo del principe di Bel Air.
E Bob Marley alla fine ancora mi da il voltastomaco.
MrJamesFord io non sono mai così drastica nei giudizi sui film, per cui non sono d'accordo, Io Sono Leggenmda non sarà da Oscar, ma non è neanche da buttare via, ha i suoi lati positivi, bisogna solo saperli apprezzare.Io ci riesco. Sarà perchè amo il cinema e in qualsiasi pellicola riesco a trovare quel lato buono che riesce a coinvolgere e a emozionare. Cosa importante, nelle mie recensioni e nei miei giudizi, non mi metto mai dalla parte dell'esperta, ma da quella di semplice spettatrice.
RispondiEliminaRingrazio tutti, i vostri commenti mi sono sempre molto graditi.
RispondiEliminaCiao Tizyana. Si l'ho visto e non posso che accodarmi al coro- Un film bello, ma davvero angosciante. Sensazione di cui non riesci a liberarti per qualche giorno.
RispondiEliminaCiao Tizyana, bel film anche se ho trovato più stimolante il romanzo. La trama come sottolinei può sembrare poco originale, ma solo perché il tema è stato stra abusato nella letteratura e nel cinema di fantascieza degli anni 50-60. Will smith non mi piace molto come attore, ma questa è una delle sue prove migliori. Quello che mi ha davvero deluso del film di Lawrence è che ha completamente evitato di scavare nella psicologia del protagonista, tralasciando aspetti secondo me molto importanti per comprendere la solitudine del personaggio, tipo il desiderio sessuale perennemente frustrato di Neville.
RispondiEliminaCiao Tizyana,il film l'ho visto non mi è piaciuto molto,bella la fotografia e bravo Will Smith,ma nel complesso mi ha un pò deluso.
RispondiEliminapasso felpatamente per ricambiare il saluto.
RispondiEliminaanche tu appassionata di cinema Miaooooo
Passo felpatamente per ricambiarela vsita, anche tu appassionata di cinema miaoooooooo
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