sabato 13 agosto 2022

- Flightplan - Mistero in volo

 

Genere: Thriller - Anno: 2005

Produzione: Stati Uniti D’America, Germania

Regia: Robert Schwentke

Sceneggiatura: Peter A. Dowling e Billy Ray

Scenografia: Alec Hammond, Kathy Luca, Kevin Ishioka

Fotografia: Florian Ballhaus

Musiche: James Horner

Attori e personaggi: Jodie Foster (Kyle Pratt), Marlene Lawston (la piccola Julia), Peter Sarsgaard (agente Gene Carson), Erika Christensen e Kate Beahan (assistenti di volo Fiona e Stephanie)

- Qualcuno ha paragonato Flightplan a un mistero alla Hitchcoc. La vicenda si svolge quasi interamente su un aereo e a quell'altezza non si può scappare e cercare aiuto, e se nessuno ti crede allora...si è prigionieri!

 - Trama, Recensione, Curiosità, Trailer

 Scomparsa enigmatica 

Una tetra e fredda stanza d'obitorio, accoglie il rumore dei suoi passi, il suo incedere incerto sembra volerla spingere lontano da lì. Ora lo sguardo è fisso avanti, sul suo viso traspare il dolore che sale dai pensieri. Avanza appena di pochi metri, poi resta immobile, mentre altre immagini affiorano dalla sua mente... una metropolitana, una voce che la chiama, è lui! Per un attimo reale, la sua presenza, la sua dolcezza... Bella questa dimensione, per sfuggire all'altra, assurda, dolorosa.

Questo surrogato di realtà, di tranquilla illusione, svanisce al suono di un'altra voce più anonima: "signora, la lascio sola un attimo con lui".

"Lui" è lì, in quella bara, in fondo alla stanza, ma immensamente lontano ormai...

Quella rovinosa caduta dal cornicione della loro casa gli è stata fatale, niente potrà più riportarlo in vita. Ma la sua mente sì, può farlo, quelle ostili pareti scompaiono, già lo vede accanto a lei, tendersi la mano è facile. L’immaginazione è palpabile: sono già nel cortile di casa... ma in realtà ormai tutto è coperto da una fredda coltre bianca e da tetra malinconia.

 

Il grande dolore può creare un surrogato di realtà, sarebbe facile lasciarsi trasportare nel nulla e annullare il presente, ma sono attimi. Lei non può farlo, deve restare vigile, se stessa, per sua figlia. La neve scende copiosa su Berlino Kyle Pratt (Jodie Foster) si prepara a lasciare questa città insieme alla piccola Julia (Marlene Lawston), è carica di valigie e del peso del passato. Un taxi le porterà in aeroporto dove un volo verso New York attende entrambe, ma anche la salma dello sfortunato marito; così una volta a destinazione potranno dargli una degna sepoltura.

L'aereo è grandissimo, supertecnologico, Julia e Kyle sono le prime a salire; quest'ultima si guarda intorno, conosce ogni dettaglio, ogni anfratto, ogni minimo particolare: è un ingegnere aereonautico ed è stata proprio lei a progettare questa meraviglia. Questo aereo che è uno dei più nuovi, un gioiello della tecnica, uno di quelli che ogni giorno portano tanti passeggeri in voli transoceanici, dall'America all'Europa e viceversa.


Il viaggio comincia, la fredda Berlino è solo un ricordo. Ma si può chiudere gli occhi, addormentarsi per un'ora, scivolare in un sonno senza sogni o forse cullati da incubi e al risveglio non trovare più nessuno vicino e accorgersi che il vero incubo comincia adesso, perché cosa più assurda nessuno ha mai visto quella bambina, sull'elenco dei passeggeri non c'è mai stata! E' pazza e la sua mente elabora una realtà inesistente o c'è qualcosa sotto? Quei due arabi che aveva già visto a terra in modo sospetto c'entrano qualcosa? Dov'è la bambina...viva, morta...svanita nel nulla! La pazza è lei? Il mistero sembra più fitto che mai. La ricerca ha inizio...

- Flightplan è un thriller un po’ atipico, in quanto la trama non è tanto piena d'azione, i colpi di scena sono relativamente pochi e tutti relegati maggiormente all'ultima parte del film, quando vengono svelate delle piccole verità e dei retroscena che difficilmente vengono fatti intuire prima. La storia non ha insomma tutto quell'intreccio difficile da dipanare che è prerogativa di tanti film di questo genere.

La tensione però viene creata dai particolari ambienti in cui si svolge la vicenda, dalla situazione insolita e disperata in cui ognuno si può identificare, mostrata con magistrale bravura attraverso il personaggio di Kyle. Il film riesce a risvegliare le paure nascoste nello spettatore attraverso le angosce di una madre che viene proiettata all'improvviso in un incubo, lei, già sofferente per la morte del marito, si trova a dover fronteggiare l’assurda realtà di una figlia scomparsa nel null

E chi è che al suo posto non proverebbe lo stesso senso di angoscia, la medesima rabbia e confusione trovandosi in questo "microcosmo" che è l'interno dell'aereo, a 37.000 piedi d'altitudine, non sapendo cosa fare? La reazione d'impotenza e d'incredulità degli altri passeggeri, che loro malgrado si trovano ad assistere a questo fastidioso evento e anche alla reazione abbastanza isterica di Kyle, contribuisce a rendere ancora più inquietante tutta la situazione.

Colpisce l'assurda indifferenza di tanti e anche il fatto che la paura di attacchi terroristici e il ricordo dell'11 settembre abbia ormai creato uno stato di allerta e di sfiducia verso determinate persone, per cui quando c'è da trovare un colpevole, il lato razzista si risveglia. La sfiducia nei confronti di Kyle attraverso lo scetticismo degli occupanti dell'aereo, verso la metà del film coinvolge anche lo spettatore, infatti piano piano, serpeggiante un piccolo dubbio comincia a incrinare la verità mostrata fino a quel momento e si arriva a chiedersi se quella donna sia veramente sana di mente e se la bambina sia realmente salita su quell'aereo!

Un simile risultato è dovuto solo alla bravura di chi ha realizzato il film, poiché è riuscito nell'intento di creare la giusta alchimia di scene inquietanti e tensione psicologica. 

 - Gli attori

 Jodie Foster nell'interpretare Kyle ha dato il meglio di sé, ne esce sicuramente vincente, conferma che i ruoli drammatici sembrano calzarle a pennello. La parte di donna apparentemente fragile ma che riesce a tirare fuori una forza sia fisica che psichica, se animata dall'amore per sua figlia è talmente ben interpretata da sembrare pura realtà. Dal suo viso traspare il dolore, l'incredulità e la disperazione che il suo personaggio prova in quel momento, in un modo realistico impressionante, tanto da non sembrare finzione la sua, ma espressione di un'emotività sofferta e reale.

Peter Sarsgaard, con l'addetto alla sicurezza, agente Gene Carson, ha mostrato un personaggio che nella realtà è relativamente nuovo (all’epoca), introdotto infatti sui voli ritenuti più pericolosi dopo le vicende dell'11 settembre, in seguito all'accresciuta minaccia del terrorismo internazionale. Sarsgaard interpreta bene il suo ruolo rassicurante, velatamente ambiguo, riuscendo a mimetizzarsi tra i passeggeri fino ad un certo punto del film, conservando sempre un notevole distacco espressivo che è prerogativa proprio di chi deve rimanere in incognito e per questo far trasparire il meno possibile di se stesso.

Sean Bean ha interpretato alla perfezione il ruolo del comandante Rich, la sua umanità e il senso del dovere, sono talmente naturali da non sembrare affatto finzione.

Anche le due assistenti di volo, Fiona (Erika Christensen) e Stephanie (Kate Beahan nota la sua partecipazione nel film Il Prescelto), contribuiscono a dare quel tocco in più alla trama, l'una più comprensiva l'altra più sospettosa, ma entrambe enigmatiche.

La piccola Marlene Lawston, che nel film è Julia, la figlia di 6 anni di Kyle, nonostante la tenera età, è molto brava a lasciar trasparire dal suo viso solo l'immensa tristezza per la situazione drammatica a cui gli eventi l'hanno costretta.

 - Le scene più accattivanti

Ben fatte le scene girate in esterno, in una Berlino sapientemente mostrata nel suo lato più surreale, tra copiosi fiocchi di neve che cadono lievi, trasmettendo già una sensazione di algida atmosfera, foriera di imminenti accadimenti e che aleggia ovunque, facendo da sfondo all'inizio della triste vicenda di Kyle. Molto in sintonia con la sua malinconia, quasi un oscuro presagio di ciò che deve accadere. Suggestive anche le immagini riprese nel grande aeroporto di acciaio e vetro di Lipsia e più crude quelle nella stiva dell’aereo, quando si è ancora lontani dal dipanare il mistero e anche la vista di una bara e l'adrenalinica sensazione scatenata dalla sua lenta apertura tiene col fiato sospeso!

 - Curiosità sul film

L'aereo ispirato a un E-474, un Jumbo Jet di 2 piani di ultima generazione, è stato pazientemente ricostruito a più riprese in uno studio di Los Angeles.

Il regista Robert Schwentke, di nazionalità tedesca, ma che ormai abita negli Stati Uniti, è noto per aver diretto film come The Family Jewels, Tattoo, Un amore all’improvviso e Red, Flightplan è stato il suo primo film hollywoodiano.

Invece per la piccola Marlene Lawston, questo è stato il primo film da lei interpretato.

Inizialmente, il personaggio Kyle Pratt era maschile, la sceneggiatura parlava di un uomo che aveva perso la moglie e che si ritrovava con una figlia che in fondo non conosceva affatto, perché era stato sempre super occupato col suo lavoro. La scelta di dare la parte a Jodie Foster è venuta in seguito e così anche la trama è stata leggermente cambiata ed adattata al suo modo d'interpretare il ruolo di mamma pronta a tutto.

 Durata del film 98 minuti

GUARDA IL TRAILER  del film




 

 

4 commenti:

  1. L'ho visto questo film è bellissimo.
    Jodie Foster sempre bravissima.

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    1. Sì Stefania, Jodie Foster è sempre brava e rende ogni film speciale. Rispondo solo ora perché avevo un problema con la visualizzazione dei commenti. Buona giornata.

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  2. Film interessante, importanti gli interpreti !

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    1. Grazie, Costantino, sì è davvero un film interessante e lo rivedo sempre volentieri. Rispondo solo ora perché avevo un problema con la visualizzazione dei commenti. Buona giornata.

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