giovedì 8 settembre 2022

- Mission Impossible 3

Genere Azione, Avventura, Thriller

Regia J.J. Abrams Anno 2006

Sceneggiatura J.J. Abrams, Alex Kurtzman, Roberto Orci

Scenografia Scott Chambliss

Musiche Michael Giacchino

Attori e personaggi: Tom Cruise (Ethan Hunt), Michelle Monaghan (Julia), Philip Seymour Hoffman (Owen Davian), Keri Russel (agente speciale), Ving Rhames (agente speciale), Luther Stickell (tecnico di computer), Jonathan Rhys Meyers (agente speciale Declan pilota di elicotteri), Maggie Q. (agente speciale Zhen), John Brassel (capo supremo agenzia MIF)

- Introduzione

Mission Impossible nasce nel 1996, quando vede la luce per la prima volta sul grande schermo del cinema. In quel caso la regia era del grande Brian De Palma.

A questo primo film, nel 2000 segue Mission Impossible II. Stesso titolo ma regista diverso, qui si tratta, infatti, di John Woo.

Anno 2006 - Mission: Impossible III. L'inossidabile film aveva aggiornato la saga con questa pellicola, stavolta diretta da Jeffrey Abrams.

- Trama, Recensione, Trailer

- Dammi la zampa di lepre! Una voce dal tono duro e autoritario, arriva irritante e densa della sua drammaticità alle orecchie di Ethan Hunt (Tom Cruise). Lui strattona forte la sedia su cui è seduto, ma ha il solo risultato di sentire ancora di più la forza di quei legacci che gli bloccano i polsi e le gambe. 

Che realtà assurda è costretto a vedere. Di fronte a lui un'altra sedia, una donna legata e imbavagliata: sua moglie! Lei è lì, gli occhi sbarrati pieni di paura, alla tempia il freddo colore della canna di una pistola che risalta sinistra sulla sua pelle chiara.

- La zampa di lepre, dimmi dov'è la zampa di lepre! L'uomo, Owen Davian (Philip Seymour Hoffman), continua imperterrito a scandire questa inammissibile richiesta, mentre un inquietante conto alla rovescia accorcia inesorabilmente i minuti che rimangono al BANG!

Sono i primi momenti del film, un antefatto, scene di attimi di vita, che si rivelano essere fotogrammi presi dal futuro, poco dopo, quando le lancette del tempo sono riportate indietro nel mostrare altre immagini, un altro presente.

Tanta gente, una festa. Si respira un'atmosfera spensierata e piena di allegria, Ethan non potrebbe essere più felice, è innamorato, ricambiato, di Julia (Michelle Monaghan) e hanno deciso di sposarsi.

E' anche per questo motivo che già da un po' di tempo ha lasciato le missioni pericolose, per il ben più tranquillo ruolo d'istruttore di reclute, lavoro meno emozionante, ma che gli può dare la possibilità di passare molto più tempo con i suoi affetti. A lei però, non ha mai rivelato di essere un agente speciale, più sicuro tenerla all'oscuro di tutto. Lei conta più di ogni altra cosa.

Lo squillo del telefono rompe l'idillio. Una ragazza l’agente speciale Ferris (Keri Russel), che proprio lui ha addestrato, mentre era fuori per una missione è stata catturata e bisogna assolutamente fare tutto il possibile per liberarla. Non c'è tempo per pensare troppo, c'è tempo solo per partire!

Da questo momento si aprirà la missione impossibile, una lotta contro il tempo e contro la ferocia spietata di gente senza scrupoli. Prima con l'intento di liberare l'agente Ferris dalle grinfie del pericoloso trafficante Owen Davian, poi le vicende si complicheranno ulteriormente e la lotta tra la vita e la morte, il bene contro il male, sarà anche per difendere la persona a lui più cara.

Sarà affiancato nella difficile missione dagli agenti speciali della sua squadra IMF (Impossible Mission Force): Declan (Jonathan Rhys-Meyers), Zhen (Maggie Q.), Luther Stickell (Ving Rhames).

Per cercare di portare a termine la rocambolesca, difficoltosa impresa, spinto ancora di più dall'amore per Julia e dal pericolo che incombe, Ethan si butterà in situazioni ai limiti dell'impossibile, tra salti nel vuoto, scoppi e vetri infranti e non ci saranno neanche distanze o frontiere a trattenerlo, si sposterà tra Berlino, Roma, Stati Uniti e Shanghai, sempre in lotta con l'inesorabile trascorrere del tempo.

- Non sono mai stata una grande fan di film alla 007, il genere non mi ha mai attirato tanto, all’epoca però, vedendo al cinema il trailer di questo Mission: Impossible III, sono rimasta affascinata da quelle immagini mostrate, complice sicuramente il maxischermo e il particolare sistema audio/video che faceva risaltare al massimo le scene d'azione. La visione di tutto il film non potevo perdermela!

Il regista Jeffrey Abrams conosciuto anche per aver realizzato i telefilm di successo Alias e Lost, con Mission: Impossible III ha firmato la sua prima regia per il grande schermo. Era inevitabile quindi che il suo particolare genio creativo dimostrato con i serial TV, si trasferisse un po' anche in questo film.

Fin dai primi minuti ha voluto creare una certa suspence, innescare un inquietante conto alla rovescia contro il tempo e presentare la scena su un livello di realtà diverso da quello del seguito della trama.

Così facendo ha cominciato apparentemente con un controsenso: svelare fin dall'inizio quello che sembra essere l'epilogo degli eventi. Ma vi pare che potrebbe essere tutto così semplice e scontato?

Il passo successivo è stato entrare nella vita e nei sentimenti di Ethan Hunt per mostrare allo spettatore anche il suo aspetto interiore. Facendolo apparire così un uomo come tanti, con il suo bisogno di avere una famiglia, un'esistenza normale. Il tutto fatto percepire anche attraverso la calma festosa e rilassata di queste scene, che dopo quell'inizio ben più concitato e drammatico, appaiono come un'oasi di tranquillità.

Lo sembreranno ancora di più poco dopo, quando l'azione riprenderà il sopravvento e sarà il filo conduttore di tutto il film.

Per quanto riguarda la trama e le vicende ad essa connesse, bisogna dire che il genere, in fondo, deve andare su una certa linea già tracciata dai precedenti film e dal fatto che si è di fronte ad un protagonista disegnato da sempre come un supereroe, che si butta a capofitto nelle situazioni più estreme, con sprezzo del pericolo e uscendone naturalmente invincibile.

Va da sé quindi, che se si sceglie di vedere questo film, si deve poi guardare e giudicare con un metro di valutazione adeguato, sapendo scindere per il tempo della visione, la realtà dalla fantasia, per entrare in una dimensione filmica dove tutto è possibile.

Filo conduttore dell'intera vicenda è sempre il bene contro il male, la lotta contro i cattivi, scandita dall'inesorabile trascorrere del tempo, da un conto alla rovescia che diventa sempre più inquietante e presente man mano che si va avanti con la trama.

Questa volta, però, il lato più umano di Ethan che il regista ha voluto mettere in luce, lo farà trovare coinvolto ancora di più in questa missione impossibile, perché alla fine in quei pericolosi secondi c'è in gioco il destino di una persona a lui cara.

Affiancato in questa avventura dal team di agenti speciali, che contribuiscono a dare un qualcosa in più alla storia e a ridimensionare la sua parte di protagonista, togliendolo, almeno un po’, dal rischio di un solito ruolo da faccio tutto io!

Il bello del film, comunque, non sta tanto nella storia in sé, ma nelle ambientazioni e nelle scene d'azione ben costruite, di notevole coinvolgimento visivo. Quel crescendo di spericolate ed esplosive acrobazie, in certi momenti riesce a tenere con il fiato sospeso.

Il ritmo delle vicende poi, è talmente incalzante e le situazioni e i luoghi cambiano con tale rapidità, mentre i protagonisti volano da un posto all'altro del pianeta, da dare l'impressione, alla fine, che il tutto sia durato molto di più di quei 125 minuti del film.

Tutto questo unito alla scenografia e alle location accattivanti. Da ricordare le intriganti immagini di una Shanghai notturna, vista dall'alto di un grattacielo sfavillante di specchi. In basso, accesa da una moltitudine di luci che brillano nell'oscurità. Affascinante in questo suo aspetto più moderno e tecnologico.

Ben più modeste le case di legno in una zona antica, ma anch'esse belle, perché particolari nelle strutture orientaleggianti, soffuse di un'atmosfera misteriosa di cultura diversa e lontana dalla nostra.

Gli interni Vaticani (girati nella Reggia Di Caserta), nonostante delle imperfezioni nella ricostruzione, li ho trovati di una notevole forza scenica. Quando la telecamera inquadra quella grande scalinata, quei dipinti e quelle volte, lo schermo si veste di magica e austera bellezza. Quegli ampi spazi sono davvero incantevoli da guardare.

Sulla scenografia quindi, non potrei avere nulla da ridire, il film è pieno di attraenti ambientazioni che nei momenti in cui diventano teatro di adrenalinici accadimenti, creano il giusto mix di bellezza e spettacolarità. Sono di grande impatto visivo, infatti, le riprese che mostrano una centrale eolica, con un elicottero che vola schivando in modo spericolato quelle bianche e scenografiche pale.

Spettacolari anche le immagini che vedono una cruenta battaglia su un ponte, dove la forza delle esplosioni colora di pirotecnica e inquietante tensione la scena.

Quindi, effetti speciali, sapienti inquadrature suggestive di posti reali e ricostruzioni ad effetto.

Per ottenere un risultato particolare, nelle scene d'azione è stata usata una speciale cinepresa montata su cavi: la Spidercam, che ha contribuito a renderle ancor più straordinarie.

Il tutto scandito dalle note della mitica colonna sonora delle precedenti pellicole, che per fortuna, anche in questo film riprende il solito tema musicale

Attori: ho trovato Tom Cruise molto bravo, il fatto poi che abbia girato tutte le scene pericolose personalmente, rifiutando controfigure e per fare questo si sia sottoposto a lunghe ore di prove e di addestramenti (slogandosi anche sei vertebre), dimostra la sua grande voglia di mettercela tutta per riuscire ad avere come risultato finale, un film non banale, di grande coinvolgimento per lo spettatore.

Tra gli altri attori, Philip Seymour Hoffman che interpreta la parte del cattivo Owen Davian, si è distinto per il modo realistico con cui è riuscito a proporre il suo personaggio, facendolo apparire veramente spietato, di un'antipatica malvagità.

- Conclusioni

Un'opera cinematografica perfetta allora? Certamente no, delle cose su cui si potrebbe avere qualcosa da ridire ci sono anche qui. Come già accennato sopra, le ricostruzioni degli interni del Vaticano

realizzati nella Reggia Di Caserta presentano delle vistose imperfezioni, inoltre le forze dell'ordine presenti in quel posto a garantire la sicurezza, dovrebbero essere le ben più reali e colorate Guardie Svizzere.

E poi, quegli agenti segreti, nell'interrogare il pericoloso Owen Davian si fanno vedere in volto come nulla fosse, penso sia una mossa sbagliata, la segretezza dove è andata a finire?

Quelle manette, che in certi casi si rompono con estrema facilità, liberando i polsi del malcapitato, che sembra farlo con una mossa strategica da incredibile Hulk! Per non parlare anche di una certa rianimazione ai limiti dell'impossibile. In condizioni normali il restare tutto quel tempo col cuore fermo, avrebbe molto probabilmente causato danni irreparabili al cervello, ma nel film tutto ok!

Perché come ho già ribadito, qui in fondo si tratta di una realtà diversa, il protagonista è una specie di supereroe e tutto il contesto è paragonabile anche un po' a certe avventure da videogioco, per apprezzarlo al meglio quindi, bisogna riuscire ad entrare nella sua particolare dimensione.

- Durata del film 125 minuti

- Guarda il Trailer


 

 

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