Produzione statunitense, tedesca e canadese Anno 2021
Regia Mike P. Nelson
Soggetto e sceneggiatura Alan McElroy
Scenografia Stephonika W. Kaye
Costumi Gina Ruiz
Musiche Stephen Lukach
Attori e personaggi: Charlotte Vega (Jen Shaw), Adain Bradley (Darius), Bill Sage (Venable), Dylan McTee (Adam), Emma Dumont (Milla), Matthew Modine (Scott Shaw), Daisy Head (Edith), Vardaan Arora (Gary), Adrian Favela (Luis)
- Trama, Recensione, Trailer
Virginia occidentale, nello Stato Harper's Ferry. Una comitiva affiatata formata da Jen, dal suo fidanzato Darius e dagli amici Adam, Milla, Luis e Gary, arrivano in questa zona per fare trekking sull'Appalachian Trail. Tuttavia, nonostante le raccomandazioni ricevute da un uomo incontrato in un bar, che li ha esortati a prendere una guida o al limite a proseguire senza lasciare mai il sentiero tracciato, i giovani turisti decidono di inoltrarsi nella fitta boscaglia, con l’intento di trovare un antico forte della guerra civile.
L’idea è di Darius, ma anche se con un po’ di titubanza gli altri componenti del gruppo decidono di fare come dice lui. In questa parte degli Appalachi il panorama è bellissimo e loro si fermano ammirati a guardarlo, peccato però che i telefoni non prendono e ben presto capiscono di aver probabilmente sbagliato direzione perché il forte non si trova e Jen ha l’impressione di vedere qualcuno nascosto tra la vegetazione.
E’ un attimo, l’enorme tronco di un albero rotola giù dal pendio investendo in pieno uno dei ragazzi. Il terrore comincia a diffondersi nel gruppo di avventori, ma è solo l’inizio, perché scampare le varie trappole disseminate qua e là è davvero un’impresa ardua. Purtroppo sono finiti nel territorio che appartiene alla Fondazione, un gruppo di fanatici simil naturalisti che si sono stabiliti qui da tantissimi anni e non vedono di buon occhio chiunque osi avvicinarsi.Questa comunità non è di certo amichevole e questi giovani turisti lo scoprono troppo tardi, tornare indietro è impossibile, andare avanti è ancor più ostico, momenti terribili li attendono, chi riuscirà a salvarsi?
- La saga Wrong Turn è ormai famosissima e in tal caso ci troviamo al settimo capitolo, ma l’attuale film si discosta un po’ dalle vicende sanguinolente dedicate ai feroci cannibali dei boschi. Certo, neanche qui siamo all’acqua di rose e nelle location non manca la fitta boscaglia densa di pericoli imminenti.
Il regista Mike P. Nelson sceglie però di cambiare rotta e di non mostrare già dai primissimi fotogrammi decapitazioni e uccisioni improvvise da parte del pazzo cannibale di turno.
La tensione è mantenuta viva nella prima parte del film, ma conservando ancora una parvenza di normalità. Tutto precipita invece più avanti, quando strampalate idee di fanatismo ideologico prendono il sopravvento, le ambientazioni si fanno più cupe e la violenza si palesa con inaudita ferocia.
Lo spettatore di certo non è impreparato a tutto questo visto il genere del film, eppure a causare inquietudine c’è di più il contesto in cui tutto si svolge, e anche le dissennate idee osannate come giuste rispetto alle ideologie corrotte contemporanee dell’uomo moderno, che stridono non poco con il comportamento di chi si eleva a giudicatore indiscusso in nome di una giustizia e una naturalità ritrovata.
Questo era l’intento di chi ha realizzato il film, suscitare terrore non solo per le immagini cruente ma soprattutto per il lato psicologico dei vari personaggi e se i cultori del solito genere Wrong Turn sono rimasti delusi poco importa, non si può accontentare tutti. Io invece ho trovato questa pellicola davvero adrenalinica, carica di suspense e di apprensione per la potenziale sorte dei protagonisti.
Il finale poi regala ben due sorprese narrative e non è cosa da poco! Vedere per credere.
- Durata del film 109 minuti
- Guarda il trailer
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