martedì 24 agosto 2010

- Mucchio D'Ossa: Stephen King


- Genere: Horror Thriller
- Titolo completo: Mucchio D'Ossa - Una Storia D'Amore Maledetta

L'autore è il re del brivido Stephen King, il suo stile è unico e qui non si smentisce, le 608 pagine, raccontano una storia appassionante, intrecciando amore, eventi soprannaturali, momenti di vita vera, segreti che emergono dal passato. 

- Trama e Recensione
Nel libro, Michael Noonan è un autore americano di romanzi di medio successo, i suoi romanzi non si piazzano mai ai primissimi posti delle classifiche, ma hanno ugualmente una grande fetta di affezionati lettori, estimatori sfegatati del suo genere di scrittura.

Vive a Derry con la moglie Johanna, che lui chiama affettuosamente Jo. Sono sposati da dieci anni ma non sono ancora riusciti ad avere figli.

Tanto desiderati questi bambini, da entrambi, tuttavia, col passare degli anni una certa rassegnazione ha cominciato a prendere posto tra i pensieri, diventare genitori probabilmente non sarà mai possibile.
Invece stava andando tutto diversamente, ciò che non osava più sperare stava diventando realtà, nel corpo di Jo c’erano le prime avvisaglie di una nuova vita. Che dolore e che enorme stupore apprenderlo in circostanze terribili!

Era uscita sua moglie quella mattina, per passare in farmacia e per comprare del pesce in un supermercato. L’aveva rivista più tardi in tivù e successivamente in obitorio per il riconoscimento del corpo. 

Mai avrebbe pensato di trovarsi in una simile situazione, invece Johanna era morta, investita da un’auto, in quel dannato parcheggio antistante al Drugstore. Ed era incinta, ma accidenti, perché diavolo non glielo aveva detto?E’ l’inizio di un incubo per Mike (Michael), l’inizio del nulla.

Jo era la sua ispirazione, il suo tutto, la sua allegria. Senza di lei anche la voglia di scrivere va via. Il famigerato blocco dello scrittore purtroppo lo ha irrimediabilmente colpito. Dopo aver minimizzato sulla cosa, più per darsi coraggio che per vera convinzione, ora se ne rende conto con angoscia, mentre suda in preda a un attacco di panico davanti al foglio bianco. 

E’ così che decide di trasferirsi per un po’ a Sara Laughs, la casa sul lago nel Maine Occidentale. Un luogo caro a lui e Jo, che li ha visti felici in tanti periodi di vacanza degli anni passati. Forse può essere il luogo ideale per ritrovare l’ispirazione perduta e far cessare l’avversione per Word. C’è però una strana atmosfera in quel posto...

lo avverte da subito, tanti piccoli particolari che lo mettono in allarme... come un lieve e ripetuto tintinnio di Banner... cosa che lo lascia allibito, può un animale impagliato dare presenza di se in questo modo bizzarro? Perdipiù non c’è nessuna brezza o corrente d’aria nella stanza che possa essere causa del suono.

Ci sono poi le piccole calamite sul frigorifero che si spostano da sole tentando di formare abbozzi di frasi. Per non parlare del pianto di un bambino che ha sentito distintamente in una zona della casa. C’è da farsi venire i brividi o quantomeno da diventare pazzi, ed è questo che pensa inizialmente Mike, il suo cervello devastato dal dolore per la perdita della moglie gli sta facendo brutti scherzi. 

Gli incubi però non lo abbandonano, di buono c’è solo che riesce ancora a scrivere qualcosa, usando una vecchia macchina da scrivere. Nel frattempo nella sua vita è entrata Mattie e anche la piccola Kyra Devore salvata in extremis lungo la strada per il lago. 

Apprende così dell’esistenza del vecchio, potente e spietato Max Devore e dei suoi truci intenti di impossessarsi della bambina. Ciò non fa altro che complicare la sua già allucinante realtà. Perché sì, qualcosa sta succedendo ancora tra le mura di “ara Laughs. 

E’ sua moglie Johanna che cerca di comunicare con lui o è la presenza di Sara Tidwell, la cantante di colore che molti anni prima aveva dato il nome a questa casa e poi era partita senza che nessuno ne sapesse più niente? Solo la lettura chiarirà il mistero...

- Vi assicuro che ho raccontato solo una piccola parte della trama, tante cose devono ancora accadere prima di leggere la parola fine. La trama inoltre, vira sempre più verso un soprannaturale che s’insinua fortemente nella realtà, creando situazioni da brivido. 

Per fortuna non è solo questo, tra le pagine, ci sono ancora tanti momenti di appassionante normalità, dove purtroppo, anche la drammaticità fa la sua presenza minacciosa.

Commuoversi non è cosa impossibile. Lo stile particolare di Stephen King rende la lettura scorrevole e in qualche occasione riesce pure a strappare qualche risatina divertita, in virtù delle battutine irresistibili con cui condisce le frasi. 

L’estrema caratterizzazione dei personaggi, in particolare del protagonista, ha il potere di far immedesimare ancor più il lettore nella vicenda narrata e le 608 pagine volano via leggere!
Non predetevi la lettura di questo libro, ne vale la pena, super consigliato!

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