Genere: Fantascienza, Thriller
Produzione: Gran Bretagna - Anno 2009
Regia e Soggetto: Duncan Jones
Sceneggiatura: Nathan Parker
Scenografia: Tony Noble
Fotografia: Gary Shaw
Musiche: Clint Mansell
Attori e personaggi: Sam Rockwell (astronauta Sam Bell), Kevin Spacey (voce originale Gerty), Dominique McElligott (moglie di Sam), Kaya Scodelari
- Trama, Recensione e Trailer
Luna, lato oscuro - base estrattiva
Sam Bell è un astronauta un po' speciale, si trova sul suolo del nostro satellite per svolgere un lavoro ben preciso e soprattutto prezioso.
Il polveroso e disabitato suolo lunare, ha riservato delle inaspettate sorprese alla ricerca scientifica, si è rivelato nientemeno che "una manna dal cielo" per i problemi energetici terrestri, risolti grazie a un composto semplice e geniale, Elio HE3 a combustione pulita estratto dalla roccia.
Il compito di Sam è di prelevare il raccolto, una sorta di missili carichi della preziosa risorsa e spedirli poi verso la Terra.
Solo due settimane, gli restano solo quindici giorni di lavoro e poi potrà tornare da loro, sull'amata Terra. Non vede l'ora, ma qualcosa comincia ad andare storto. Forse è l'isolamento che dopo un po' dà alla testa, oppure si tratta semplicemente di suggestione ma Sam inizia a percepire una realtà distorta.
All'inizio ha qualche innocua e momentanea allucinazione, ma poi gli capita addirittura di vedere, tra le asettiche stanze della base Lunar, un clone di se stesso! Di certo qualcosa non va.
Cosa c’è di vero e cosa d’immaginario, quali inquietanti intrecci si celano dietro alle scoperte che farà di lì a poco?
- Il regista Duncan Jones ha esordito alla grande con questo film, pur se penalizzato da un basso budget di produzione e da una carente distribuzione nelle sale, ha consegnato al mondo del cinema un vero gioiellino, una pellicola che si distingue per originalità e si discosta molto dal solito modo contemporaneo di fare fantascienza.
Nel film Moon non troviamo alieni più o meno orripilanti, non ci sono scontri galattici e navicelle extraterrestri. Tuttavia un nemico ugualmente c’è, più subdolo e inaspettato, può albergare nella mente umana, nei silenzi sconfinati di ore solitarie, in caldi flash back densi di sentimento e nostalgia, o può essere ancora più angosciante e sorprendente, l’essenza malvagia di un pianeta azzurro, che suo malgrado, è madre di amore o spietato opportunismo.
Il futuro di Moon fa presagire scenari verdi e puliti, ma anche fango e mani avide, prive di scrupoli.
In contrapposizione, il monocromatico, polveroso e tetro suolo lunare, dove un unico uomo si guadagna il suo destino con un compito semplice e ostico insieme. Solo tre anni da passare in completa solitudine, per svolgere un lavoro gratificante per se stesso e per l’intera umanità.
E’ proprio qui che il regista innesta le basi di un mistero che s’insinua pian piano nella statica realtà di una vicenda che all’inizio si fa fatica a inquadrare, tutto pare procedere su una sonnacchiosa quotidianità, intersecata da alcune scene che rischiano di confondere, ma ben presto ogni tassello trova il suo perché, facendo salire al contempo ritmo narrativo e suspense.
Davvero degno di lode questo film, merito anche dell’attore statunitense Duncan Jones che ha interpretato alla grande l’astronauta operaio Sam Bell, reggendo bene un ruolo che l’ha visto protagonista per tutti i novantacinque minuti delle riprese. In aggiunta, un buon uso di effetti speciali ha reso fluidi e veritieri alcuni passi narrativi, che potevano rischiare di penalizzare parecchio la riuscita finale dell’insieme filmico.
Anche un interprete non umano lascia una traccia non indifferente della sua presenza, mi riferisco a Gerty, mente cibernetica tuttofare, aiutante discreto e attento, dotato d’inaspettata umanità. Il suo ruolo è importante nel far risaltare un inevitabile confronto con chi sa invece essere privo di ogni elementare comprensione e giustizia.
Il tutto immerso nelle scenografie vivide e asettiche della Base Lunar o in quelle più tetre ma affascinanti degli esterni, dove il grigio suolo lunare soffuso di ombre e semioscurità, trasmette al meglio la sensazione d’isolamento e di silenzio. La colonna sonora aggiunge quel tocco in più, incrementando con le sue musiche ritmate i momenti di maggiore suspense.
Consiglio la visione, è un film che merita.
- Guarda il trailer del film
mi manca..lo vedrò al più presto! un saluto :)
RispondiEliminaUltimamente non vedo molta televisione e al cinema non ci vado quasi mai, però tra tutti i generi , i film di fantascienza sono tra i miei preferiti!
RispondiEliminaGrazie per aver visitato il mio blog!
Un abbraccio
Francy
non l'ho visto...mi sembra interessante, grazie della segnalazione.
RispondiEliminaciao tyziana e buona domenica:)
Ciao Tyziana, bellissimo film.
RispondiEliminaSplendide anche le dinamiche psicologiche conseguenti a un lungo periodo di totale isolamento. Hai fatto bene a consigliarlo.
Le facessero così anche sui giornali le recensioni! Ah, già. Capisco adesso una parte delle ragioni dei tuoi post.
RispondiEliminaE adesso che faccio?
RispondiEliminaA me, come ho già detto, i film di fantascienza - insieme agli horror - non piacciono, ma dopo questa tua interessante recensione non me lo devo lasciar scappare.
Lo devo vedere magari a casa in DVD.
Confermo. Film molto bello (tra l'altro zeppo di citazioni, da 2001 ad Atmosfera Zero), un gioiellino che merita insomma, in un panorama fantascientifico sempre più arido e dominato dai blockbuster e dagli effetti speciali. Purtroppo è stato bistrattato dalla distribuzione in sala, in cui è rimasto davvero il tempo di un battito di ciglio. Spero che si rifaccia in DVD.
RispondiEliminaUna curiosità: il regista Duncan Jones è figlio d'arte. Suo padre è David Bowie.
Grazie per questa recensione. Lo guarderò sicuramente!
RispondiEliminaIl trailer è molto intrigante! sembra propio un bel film da vedere...ciao
RispondiEliminaIspirevole :)
RispondiEliminaGoodmooning....
RispondiEliminaUn film di fantascienza con ambientazioni "antiche". Sicuramente da vedere.
RispondiEliminaBello, questo mi piacerebbe proprio vederlo!
RispondiEliminaConfermo davvero un bel film da vedere
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